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«L'assalto contro di me è fallito»

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SilvioBerlusconi è tranquillo e sereno. Per nulla impressionato da Annozero. Anzi. «E che volevano dimostrare? Mi sembra che l'operazion che volevano fare, ovvero denigrarmi ancora, sia fallita», ha detto parlando con un esponente del Pdl che lo ha raggiunto telefonicamente. Il premier in pubblico ha evitato accuratamente qualunque commento. E tutti i berlusconiani di stretta osservanza hanno seguito la linea di Palazzo Grazioli: non enfatizzare, non far salire lo scontro. Insomma, lasciar perdere Santoro. Così nel consueto discorsetto che apre il consiglio dei ministri Berlusconi se l'è presa con la sinistra con un ragionamento semplice: hanno avuto il coraggio di attaccare anche Letta e la Carfagna e ora tocca alla Prestigiacomo; la sinistra non ha argomenti politici da usare e allora tenta soltanto di gettare discredito nei confronti dei membri del governo. Occorre una linea dura nei confronti di questa opposizione. In collegamento telefonico con Saint Vincent con una manifestazione dei democristiani di Rotondi, il Cvaliere ha detto: «Le sinistre contrappongono a me i loro avversari del passato come Fanfani e De Gasperi per calunniarmi. In realtà - ha spiegato il premier - De Gasperi e Fanfani erano loro nemici; in un famoso comizio Togliatti, se non ricordo male era lui disse che bisognava prenderli a calci nel culo. Adesso De Gasperi è diventato un esempio luminoso, esattamente l'opposto di quello che sarei io. E lo stesso è accaduto con Fanfani che chiamavano 'nano maledettò. Lo hanno fatto diventare uno statista di fronte al quale io dovrei vergognarmi». In serata è andato alla prima di «Barbarossa», il film tanto caro a Bossi. F. d. O.

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