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Roberta Angelilli è appena uscita dalle stanze del Quirinale

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Assiemeagli eurodeputati italiani è stata a colloquio con Giorgio Napolitano. Un Napolitano «molto deciso», come lo descrive la vicepresidente del Parlamento europeo. Angelilli, che effetto le hanno fatto le parole del presidente della Repubblica? «In un incontro più riservato abbiamo affrontato il problema dell'utilizzo del Parlamento europeo per diffamare l'Italia. La sinistra non deve utilizzare quel luogo per questioni interne come il Lodo Alfano o la presunta mancanza di libertà di espressione. Napolitano ha detto che il Parlamento europeo non deve essere cassa di risonanza per le polemiche interne». Un preciso segnale alla sinistra? «Certamente, ma questo è un atteggiamento che si ripete. Le polemiche strumentali danneggiano la nostra immagine non tanto sulle questioni politiche ma sul sistema Paese». Avete parlato della polemica sulla libertà di stampa? «Non ha fatto riferimenti espliciti alle polemiche ma i riferimenti c'erano. Abbiamo all'ordine del giorno della prossima plenaria a Bruxelles proprio una risoluzione sulla libertà di espressione in Italia, che verrà votata dopo un mese. Quindi per trenta giorni utilizzeremo l'Aula come palcoscenico delle nostre diatribe. Siamo una caricatura, facciamo credere che perseguitiamo le minoranze etniche, che non c'è libertà: sembriamo un Paese del terzo mondo. Gli altri ci ridono dietro». Cosa differenzia le altre opposizioni da quelle del resto degli altri stati membri? «Due differenze eclatanti. Primo, non si parla mai male del proprio Paese in Europa. Il secondo: normalmente gli altri quando ci sono temi di rilevanza nazionale si coalizzano per raggiungere l'obiettivo, mentre la nostra sinistra fa esattamente il contrario e non permette di raggiungere gli obiettivi. La loro logica è tanto peggio tanto meglio». Quando governava Prodi era diverso? «La situazione era la stessa a causa della sinistra radicale». Oggi quale partito mina la nostra immagine? «L'Italia dei Valori. Sono loro che hanno richiesto un dibattito sulla libertà di espressione. Ora, se la sinistra del Pd conta qualcosa all'interno del gruppo socialista deve evitare di dare manforte al qualunquismo di Di Pietro». De Magistris dice che «questi apelli bipartisan servono solo ad addormentare le coscienze». «De Magistris propone una deformazione della realtà che inaccettabile. Lui che fa il campione della coerenza e della trasparenza, ha dato seguito alla promessa che diventato deputato avrebbe lasciato la magistratura? Se si fa appello alle garanzie democratiche bisognerebbe essere al di sopra dei sospetti». Che ruolo avrà il Pd? «È la domanda che faccio a loro». Quali sono le grandi battaglie che possono unirvi? «Il discorso dell'immigrazione, perché bisogna recuperare risorse finanziarie e umane. Noi possiamo fare ogni sforzo ma se l'Europa non è dalla nostra parte non ce la facciamo. Per questo è necessario che un gruppo di parlamentari europei si battino per gli interessi italiani. Con l'appello di Napolitano non ci sono più scuse. Idv e Pd devono riscoprire il senso di essere italiani».

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