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«Le tesi di Brunetta sono realtà»

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«Quantoaffermato ieri (sabato ndr) dal ministro Renato Brunetta rispecchia perfettamente quello che sta accadendo in Italia. C'è un tentativo, neanche troppo celato, di sovvertire un governo eletto dal popolo attraverso operazioni di palazzo che nulla hanno a che fare con l'opinione degli italiani». «Il consenso per questo governo è stabile al 60%, ed è rimasto costante in tutti questi mesi nei quali lobby giornalistiche e finanziarie - continua Gelmini - hanno tentato di oscurare l'immagine del Presidente del Consiglio». Gli italiani - conclude il ministro - apprezzano un governo che è poco radical chic e molto vicino ai problemi della gente, lontano dai salotti, concentrato sulle cose concrete che servono al Paese. Per questo il governo Berlusconi non si farà intimidire e continuerà la sua azione riformatrice». Sulla stessa linea anche il ministro della Cultura, Sandro Bondi: «Brunetta ha il merito di aver dato voce ad una maggioranza finora silenziosa, ma ora consapevole della propria forza, delle proprie ragioni e delle proprie responsabilità». «Brunetta - ha aggiunto Bondi - ha compiuto un'opera culturale, nel senso che ha squarciato il velo di ipocrisia che divide la maggioranza dei cittadini italiani da una minoranza che disprezza il voto popolare, e che pretenderebbe di sostituirsi ad esso sulla base di un'aristocratica concezione della democrazia; una minoranza che spadroneggia nel campo dell'organizzazione della cultura grazie ai denari pubblici, senza volersi assoggettare al giudizio del pubblico anzi disprezzandolo; una minoranza che ha l'ardire di sbandierare ancora una pretesa diversità morale con il risultato di straziare ingiustamente gli avversari politici e di sfigurare il volto dell'Italia nel mondo».

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