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Il Prefetto: "Tavolo permanente"

La reazione degli occupanti all'arrivo dei carabinieri

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«Il Tavolo di questa sera sull'emergenza casa diventa un Tavolo interistituzionale permanente e compatibilmente con gli impegni, avrà una cadenza settimanale». Lo ha detto il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro al termine del vertice a Palazzo Valentini sull'emergenza abitativa, a cui hanno partecipato rappresentanti degli enti locali, dei sindacati, dei costruttori e dei movimenti per la casa, tra cui Action, del Comitato Obiettivo Casa e del coordinamento cittadino di Lotta per la casa. «Questo vertice è andato molto bene. È iniziato un lavoro con tutte le istituzioni locali per uscire dall'emergenza casa», ha detto soddisfatto il prefetto. «Faremo degli incontri serrati che inizieranno martedì 22 settembre, - ha aggiunto Pecoraro - e avranno una cadenza settimanale o ogni dieci giorni. Dureranno circa 3 ore ciascuno, con inizio alle 17». Contenti anche i movimenti di lotta per la casa. «Siamo soddisfatti della riunione di oggi (ieri, ndr). La discussione, così come è stata impostata ci convince, lo consideriamo l'inizio di un percorso che comunque è tutto ancora da verificare. Pensiamo che ci siano le condizioni per rimuovere il presidio a piazza Madonna di Loreto», ha detto Paolo Di Vetta, portavoce dei Blocchi precari metropolitani. «Il tavolo permanente che è nato - ha aggiunto Di Vetta - noi lo abbiamo voluto intendere come una sorta di Comitato per l'ordine e la sicurezza della casa». Dalla promessa ai fatti. Lo smantellamento è iniziato in serata. «Stiamo iniziando a smantellare il presidio ma - sottolineano - se gli accordi non venissero rispettati siamo pronti a tornare in piazza». «Riguardo agli sgomberi non saranno prese iniziative finchè il tavolo in Prefettura è aperto: c'è soltanto un problema a via Collatina, dove un incendio ha causato l'inagibilità di una struttura: lì si dovrà intervenire», ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, lasciando il vertice ieri sera, prima di raggiungere Gianni Letta e il governatore del lazio Piero Marrazzo al summit di Palazzo Chigi sull'emergenza rifiuti nella Regione. Il sindaco, che al tavolo ha presentato le quattro linee del Campidoglio per l'emergenza casa (definizione del fabbisogno di immobili, una manovra sull'Erp, una sull'housing sociale e un sistema più ampio e flessibile per l'emergenza alloggiativa) è tornato anche sul problema degli sfollati sgomberati dall'ex Regina Elena il primo settembre. «Ora bisogna garantire strutture alternative di qualità agli sfollati - ha detto -. Per questo faremo anche un nuovo soprallugo sull'assistenza alloggiativa agli sfollati dell'ex Regina Elena». Per i movimenti di lotta per la casa, infatti, le soluzioni trovate alle centinaia di sgomberati sono da considerare «disumane». «Meglio i residence - aveva detto l'altro ieri a Il Tempo Luca Fagiano, - anche una stanza, una cucina e un bagno, per quanto piccoli siano consentono la vita di una famiglia». Sempre meglio dell'assistenza alloggiativa nelle strutture ecclesiastiche. «Ci sono più nuclei familiari ammassati in una sola stanza e le persone non hanno la possibilità di cucinare» ha spiegato inoltre Fagiano. Oggi il tour di Ivano Peduzzi (gruppo federato Prc-Pdc e Socialismo 2000) e Anna Pizzo (Sinistra e Libertà) per verificare le condizioni alloggiative degli sfollati.

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