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Mancino scende in campo Il Csm tuteli la Digeronimo

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Èla conseguenza più rilevante provocata nelle ultime ore dalla lettera inviata venerdì al pm dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Il presidente della Prima commissione del Csm prenderà in esame la vicenda nella prima settimana di settembre, alla ripresa dell'attività dopo la pausa estiva. Nella lettera Vendola aveva scritto di un uso «strumentale» che si starebbe facendo dell'inchiesta per danneggiare la sua persona, e aveva indicato presunte anomalie tecnico-giuridiche, a cominciare dalla competenza di un pm dell'Antimafia qual è Digeronimo. «Invito la Prima commissione consiliare del Csm - ha scritto Mancino al presidente della commissione - a valutare se la lettera... concretizzi la sussistenza dei presupposti previsti dalla recente novella regolamentare per l'apertura di una pratica a tutela e, dunque, in caso positivo, se nel merito il contesto epistolare richiamato interferisca nel libero autonomo e indipendente esercizio dell'attività inquirente del predetto magistrato». Dal pm chiamato in causa è arrivato finora un sostanziale «no comment», ribadendo che proseguirà il suo lavoro «con serenità e nel rispetto delle regole, come sempre fatto». E mentre sul web si fanno sempre più numerosi i messaggi di sostegno al pm barese, come quelli apparsi in un blog aperto ieri su Facebook, il mondo politico invece si divide dopo l'iniziativa di Vendola. Dure critiche vengono dal centrodestra pugliese, sia locale sia regionale, che vanno ad aggiungersi a quelle già espresse ieri dal ministro per i Rapporti con le Regioni ed ex presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, il quale aveva accusato Vendola di voler «intimidire» il pm Digeronimo. Il centrosinistra pugliese difende invece l'iniziativa di Vendola, definendo la sua lettera, come fa il Pd, «giusta e legittima». Non è dello stesso avviso però l'Italia dei Valori. Il coordinatore regionale pugliese, Pierfelice Zazzera, giudica anzi «inopportuna» quella lettera, e anche «grave nella forma e nei contenuti». E per esprimere solidarietà alla magistratura barese che indaga sul presunto intreccio tra politica e affari nella sanità pugliese, l'Idv domani pomeriggio terrà a Bari un sit-in dinanzi al Palazzo di giustizia di via Nazariantz. Zazzera prefigura anche possibili ripercussioni politiche sulle elezioni regionali del 2010.

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