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"Nessuno ha fatto tanto in appena quattordici mesi"

Silvio Berlusconi

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«State bene? Che aria si respira in Rai con i direttori che ho fatto io...?». Silvio Berlusconi sorride. Sembra compiacersi della battuta. Chissà. Forse se l'era preparata la notte precedente come di solito è abituato a fare prima di tenere un discorso in pubblico oppure se gli era venuta in mente guardando lo stuolo di giornalisti arrivati nella Sala Verde di Palazzo Chigi per la conferenza stampa dedicata ad un resoconto sui primi quattordici mesi di governo. Questo non si saprà mai, quello che è certo è che ieri il presidente del Consiglio aveva studiato bene il copione cercando di sintetizzare in un'ora e mezza più di un anno di successi sia personali che del governo. Un lungo monologo iniziato con il ricordo della vittoria alle elezioni politiche del 2008 e concluso, almeno temporalmente parlando, con l'ultimo grande successo ottenuto proprio giovedì scorso ad Ankara dove Russia e Turchia hanno siglato un accordo storico sul gas. Un patto siglato anche grazie al suo intervento e che garantirà ad Eni il cinquanta per cento della gestione del progetto. Ma tra l'alfa e l'omega di questo lungo resoconto il Cavaliere ha voluto snocciolare tutti i provvedimenti che hanno caratterizzato questo inizio di legislatura passando dalla politica interna a quella estera, dalla ricostruzione in Abruzzo al salvataggio di Alitalia, dal piano per il Sud, all'emergenza rifiuti al rilancio del nucleare senza tralasciare i numeri di questi quattordici mesi come i 59 consigli dei ministri presieduti, le 72 conferenze stampa, gli 86 interventi pubblici tutti parlando rigorosamente a braccio. E poi 158 incontri internazionali, 22 vertici multilaterali e 10 bilaterali. Così, dopo un rapido excursus dedicato ai successi elettorali del Pdl partendo dalle Politiche e arrivando alle Europee passando per Amministrative e Regionali in Sicilia, Abruzzo, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, Berlusconi ricorda i punti principali della sua azione.   Imposta sugli immobili «Abbiamo abrogato l'Ici, e l'87 per cento italiani ha la proprietà di casa, abbiamo fatto una Finanziaria triennale per evitare si ripetesse ciò che è avvenuto in passato con l'assalto alla diligenza e con le lobby che si scatenavano».   Crisi economica «Siamo intervenuti prima degli altri - commenta il Cavaliere - e siamo riusciti a garantire la pace sociale mettendo da parte 34 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali e oggi non c'è nessuno in Italia che perde i lavoro e che non ha ammortizzatori sociali». Riforme Berlusconi a questo punto va a ruota libera e ricorda: «Quella volta a dimezzare tempi del processo civile». Poi c'è il federalismo fiscale, «unico modo concreto di contrasto all'evasione», visto che avvicina il contribuente a chi riscuote le tasse. E poi, dopo aver citato la «piccola riforma di buon senso» della scuola, guarda al rilancio del nucleare e al nuovo codice della strada, che debutta oggi: 60 modifiche destinate a far diminuire il numero degli incidenti. Piano Casa. Il premier annuncia: «Abbiamo dovuto aspettare che le Regioni approvassero le loro leggi perché la materia è di loro competenza. Sono partiti gli ampliamenti». Sicurezza. È proprio su questo punto che il Capo del governo ricorda che, nonostante le denigrazioni da parte dell'opposizione, i reati per strada sono diminuiti dopo il dispiegamento dei soldati in strada, ragion per cui il ricorso ai militari sarà intensificato. Vertice del G8. Un successo che Silvio ricorda come frutto di «una preparazione molto impegnativa quella del G8. Abbiamo avuto centinaia di contatti telefonici e un ottimo lavoro da parte del presidente del Consiglio e degli sherpa. Il risultato è stato di 9 decisioni approvate all'unanimità». Senza contare di essere riuscito a portare l'attenzione di tutto il mondo sul terremoto. Infine non poteva mancare l'accento sulla politica estera e soprattutto dei rapporti con la Libia dove il Cav ricorda: «Abbiamo chiuso la questione coloniale. La festa delle vendetta è diventata la festa dell'amicizia«. Non solo. Berlusconi ha sottolineato la prospettiva di importanti investimenti libici in Italia.

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