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Strada in salita per Mauro Il Cav punta su altre poltrone

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Infattici sono posti importanti, forse anche più «potenti» di quello di presidente dell'assemblea comunitaria, a partire da un commissario forte fino alla presidenza dell'Eurogruppo. Ieri, peraltro, una dura bordata nei confronti di Mauro è giunta dal presidente francese Nicolas Sarkozy, che ha esplicitato il suo appoggio per il suo «rivale», l'ex premier polacco nonché tra gli storici fondatori di «Solidarnosc» Jerzy Buzek. La sua scelta, ha detto, darebbe «un segnale estremamente positivo agli amici dei Paesi dell'est». Lo stesso Berlusconi ha preso atto delle difficoltà. «Ci siamo resi conto - ha ammesso - che eravamo un po' ritardo rispetto a una situazione già formata, c'era un filone che riteneva di dover dare ai nuovi paesi la presidenza del Parlamento Europeo». Così a Bruxelles il premier ha tirato fuori, senza reticenze, nuovi obiettivi. «Se Mauro non sarà il presidente del Parlamento Ue, avremo altri crediti - ha detto - tipo portafogli importanti, come la presidenza dell'Eurogruppo, possibilità che vedo buona per Giulio Tremonti, a cui ribadisco vicinanza e fiducia». C'è poi l'ipotesi, molto più attuale, di dare un portafoglio rafforzato per Antonio Tajani, al momento responsabile dei Trasporti e vicepresidente della Commissione.

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