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«Polemica strumentale Le coperture ci sono»

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«Misembra una protesta strumentale. Nel decreto in discussione alla Camera c'è tutto quello contro cui stanno protestando. E soprattutto non c'è un problema di coperture». Roberto Tortoli, deputato Pdl, è il vicepresidente della commissione Ambiente della Camera. Ma soprattutto è il relatore del «decreto Abruzzo» che lunedì arriverà in Aula con l'obiettivo di essere convertito il prima possibile (decade il 27 giugno ndr). Onorevole, negli ultimi giorni la polemica attorno al decreto si è accesa? «Capisco che chi si trova sul territorio voglia avere tutte le garanzie possibili, ma bisogna capire che siamo di fronte ad un fatto che non si risolverà in uno o due anni. Le ferite sono profonde e il processo sarà lungo». I sindaci dicono che non ci saranno le coperture sufficienti. «Le coperture ci sono. Il governo ha stanziato in poco tempo 8.5 miliardi di euro. Tra il 2009-2010 dovranno essere spesi 6.000 miliardi di vecchie lire. Credo che vada apprezzato questo sforzo. Il problema non sono le coperture ma la capacità di spesa». Come spenderete questi soldi? «Bisogna gestire l'emergenza ordinaria. Ci sono persone che non torneranno a casa per diverso tempo. Bisogna dotarli di case decenti». I soliti prefabbricati? «Non si tratterà di prefabbricati standard, ma di veri e propri villaggi con una loro fisionomia e un equilibrio architettonico, che poi resteranno al territorio come risorsa immobiliare. Il governo pensa di utilizzarli per il campus universitario. In fondo L'Aquila è una città universitaria e guai se perdesse questa sua dimensione». I tempi di questa operazione? «Lei sa che circa il 60% della case è agibile anche se danneggiate. Abbiamo già finanziato i lavori di ristrutturazione. Credo che nel giro di un paio di mesi questi cittadini potranno abbandonare le tende». Gli altri? «Abbiamo calcolato che resteranno sfollate circa 12.000 persone. A metà settembre cominceremo a consegnare i lotti. Dovremo terminare entro novembre. Anche perché L'Aquila ha un clima particolare. Chi non riuscirà ad avere una casa prima dell'arrivo del freddo verrà sistemato altrove, ma nessuno passerà l'inverno in tenda». E la ricostruzione? Finanzierete o no le spese riguardanti la seconda casa? «La ricostruzione della prima casa verrà finanziata al 100%. Ma nel decreto si parla anche di seconde case. Su questo tema il presidente del Consiglio si è impegnato personalmente e posso dire che le seconde case nei centri storici verranno risarcite completamente. Faccio solo una domanda». Prego. «Se un'immobiliare possiede 10 appartamenti è giusto sia lo Stato a pagare? Le coperture ci sono, ma dobbiamo stare attenti». Cosa può dirci dei paesi non compresi nel cosiddetto "cratere"? «Lì c'è stata una svista al Senato. I danni alle abitazioni private nei comuni al di fuori del cratere rientrano nel provvedimento, non sono compresi i beni pubblici. Ma abbiamo già pronto un ordine del giorno che permetterà a Bertolaso di intervenire con un'ordinanza». Quindi non modificherete il testo? «Il rischio è che, una volta modificato, non si riesca a convertirlo in tempo. In ogni caso c'è sempre lo strumento delle ordinanze. Quelle uscite sono già andate oltre il testo che stiamo discutendo».

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