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Il Cav scherza con una signora: «Una foto? Se non è minorenne...»

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Dopola conferenza stampa a palazzo Chigi per tracciare il bilancio di politica estera nei primi 12 mesi del suo quarto governo, Silvio Berlusconi si è concesso una lunga passeggiata in via dei Coronari, la strada degli antiquari romani. Insieme a lui il ministro degli Esteri Franco Frattini che scherza: «Almeno un'ora d'aria ci vuole...». Sempre guardato a vista dagli uomini della scorta il Cavaliere entra ed esce dai negozi, stringe mani, si mette in posa per una foto ricordo. A metà tragitto, un fan si avvicina: «Possiamo fare una foto insieme anche se non sono una bella donna?». Il premier replica con un sorriso: «È minorenne?». No, risponde il ragazzo che ha al suo fianco una signora. Pronta la controreplica del presidente del Consiglio che ironizza sul caso delle veline: «Allora si può fare, non ci sono problemi...». Poco dopo il capo del governo si sente chiamare da una donna affacciata al primo piano. È la moglie di Rino Barillari, uno dei più noti paparazzi romani. «Mi saluti suo marito, è il più gentiluomo tra quelli che fanno il suo mestiere. Sta bene?», dice Berlusconi. La signora lo ringrazia: «Sta bene, anche se ogni tanto lo menano. Riferirò le sue parole». Prima di infilarsi nell'auto blu il leader del Pdl fa una puntatina in un negozio di sushi. Poi saluta i cronisti che gli chiedono se oggi rientrerà a Milano: «Dipende dal collo perché ho un fastidio — è la risposta — Oggi ho preso il cortisone e mi sono sentito meglio perciò sono qui. Vediamo domani come mi sveglio, se sto meglio...». In mattinata Berlusconi aveva fatto un lungo collegamento telefonico con il Lingotto di Torino dove il Pdl ha promosso la Festa dell'Europa. Iniziando a parlare subito dell'ultimo sondaggio in cui il Pdl è al 45% e il gradimento del premier al 75%. «Mi aspettavo un calo — dice il presidente del Consiglio — dopo la battaglia mediatica nei miei confronti scatenata su un un cumulo di falsità, ma gli italiani l'hanno letta con intelligenza». Berlusconi vede nel mirino il 51% di consensi, obiettivo fissato al congresso costitutivo del partito unico. «Siamo sulla strada giusta», afferma. Torino è (anche) la Fiat che sta tessendo trame per l'industria dell'auto del futuro: «Sta per realizzarsi un sogno che rende tutti orgogliosi. La Fiat è il vanto del nostro settore manufatturiero, un simbolo della solidità italiana, di quella solidità che, come avevo detto, ci avrebbe consentito di essere tra i primi a uscire dalla crisi». Non siamo ancora fuori del tunnel, precisa Berlusconi, «ma il peggio è alle nostre spalle, anche se la sinistra continua, dall'autunno scorso, a cantare la stessa canzone intonata al pessimismo». Il premier sintetizza le priorità del governo per l'immediato: «Portare l'Italia fuori dalla crisi, ricostruire l'Abruzzo e stare vicino ai cittadini che hanno più bisogno dello Stato, come chi ha perso il lavoro». E, in chiave europea, ricorda l'impegno del Pdl per «avviare grandi progetti che devono andare avanti e invece sono ancora fermi». Come l'alta velocità ferroviaria Torino-Lione, nel cosiddetto corridoio 5, fortemente avversata da una parte della valle di Susa.

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