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Berlusconi: «Il governo ha cominciato bene»

Il premier Silvio Berlusconi

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In origine l'agenda era così: partecipazione alla festa della Polizia; Consiglio dei ministri in tarda mattinata; trasferta nella cittadella di Coppito, alle porte dell'Aquila, per un sopralluogo nelle zone colpite dal terremoto e una conferenza stampa con il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Rientro nella capitale in serata, per poi ripartire oggi alla volta di Marcianise, vicino Caserta, per un altro evento pubblico. Un planning modificato radicalmente, azzerando tutti gli impegni presi, a parte ovviamente la riunione dell'Esecutivo a Palazzo Chigi. La motivazione ufficiale fornita dagli ambienti di governo è quella di una forte sciatalgia che in questi giorni starebbe bloccando il presidente del Consiglio. In effetti, il mal di schiena è un antico nemico del Cavaliere, più volte costretto ad azzerare, anche all'ultimo minuto, impegni già confermati. Nonostante ciò, però, ieri pomeriggio, all'ennesima comunicazione di variazione dell'agenda del premier, qualche interrogativo è scattato, compreso qualche gossip su di una possibile arrabbiatura del capo del governo. Gossip, appunto, nulla di confermato. L'unica notizia certa è ovviamente la partecipazione al Consiglio dei ministri. Una riunione, cominciata, con una commemorazione di don Baget Bozzo, morto ieri notte. Uno dei padri fondatori di Forza Italia e figura alla quale il premier era particolarmente legato. Berlusconi lo ricorda così, prima con i ministri e poi anche in conferenza stampa: «Lui era un grande uomo ed un grande sacerdote. Ha dato il suo supporto a Forza Italia sin dall'inizio, e poi al Pdl». Chi ha partecipato alla riunione di Palazzo Chigi descrive un premier particolarmente colpito dalla scomparsa di Baget Bozzo. I funerali saranno lunedì a Genova, data in cui il premier dovrebbe essere in Egitto per un vertice con Mubarak. Ma è molto probabile che tra oggi e domani Berlusconi vada nel capolouogo ligure per un ultimo saluto al suo «vecchio amico». Durante la conferenza stampa Berlusconi, affiancato dal ministro dei rapporti con il Parlamento Elio Vito, ha anunciato tutte le decisioni prese durante il Consiglio. Innanzitutto, ad un anno dal suo insediamento, il premier fa un bilancio dell'operato del governo. «Un anno positivo e ne sono orgoglioso», afferma Berlusconi, così come «della collaborazione all'interno della squadra di governo». Annozero? «Non l'ho visto, avevo da fare cose più serie», taglia corto. Allo stesso modo liquida la vicenda della proposta di un deputato del Carroccio di riservare dei posti nel metro di Milano ai milanesi: «Lo stesso Salvini ha detto che si trattava di una provocazione che non ha alcun fondamento». Sull'opposizione solo un brevissimo passaggio, per dire che da parte della maggioranza c'è «totale apertura alle proposte che riteniamo fondate». Sono circa le venti quando Berlusconi si reca, per il secondo giorno di seguito, al Quirinale. Questa volta sale al Colle per il giuramento di Michela Brambilla a nuovo ministro del Turismo. Una nomina fortemente voluta dal Cavaliere, a fronte di un settore, il turismo, che come ha ripetuto più volte, «rappresenta il 12% del Pil» e che quindi ha bisogno di un titolare a tutti gli effetti.

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