Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Napolitano: "Il 25 aprile ci unisca"

Napolitano

  • a
  • a
  • a

«Piaccia o non piaccia la resistenza fu determinante per restituire la libertà e la dignità al nostro Paese». Con queste parole il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha dato inizio alle celebrazioni del 25 aprile e lo ha fatto dall'ossario dei partigiani caduti in Val Sangone, a Coazze in provincia di Torino. Più di mille persone hanno ascoltato il discorso di Napolitano, e tra questi, oltre ad un picchetto d'onore della Brigata Taurinense, c'erano anche il prefetto di Torino Paolo Padoin, il sindaco Sergio Chiamparino, il presidente della provincia Antonio Saitta e il presidente della regione Mercedes Bresso.  Napolitano poi continua: «L'importante è che ci si unisca quest'anno nella giornata del 25 aprile, per celebrarlo in qualsiasi modo e in qualsiasi luogo, per celebrare l'una o l'altra delle componenti della Resistenza». E infatti alla manifestazione hanno partecipato anche personalità del centrodestra come il parlamentare Osvaldo Napoli e la candidata del Pdl alla provincia di Torino Claudia Porchiero. D'altronde Napolitano, fin dal giorno della sua elezione al Quirinale, sottolineò la necessità di celebrare la Resistenza «con l'impegno di ricomporre in spirito di verità la storia della Nazione, della Repubblica per giungere finalmente a un comune sentire storico» dando lo spazio dovuto a tutte le componenti che parteciparono alla Resistenza che non sono state tutte egualmente ricordate e valorizzate. Ad accogliere il capo dello Stato anche Piero Fassino, in veste di presidente del Comitato che gestisce l'Ossario:: «Qui è nata la Repubblica, qui sono stati forgiati quei valori di libertà, uguaglianza, solidarietà e giustizia su cui è fondata la Costituzione». E mentre da Roma arriva l'annuncio che il sindaco della Capitale festeggerà il 25 aprile all'Altare della Patria, da Milano il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, conferma la sua presenza al corteo: «Parteciperò perché mi riconosco nelle parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che oggi hanno rivolto un messaggio a tutti gli italiani affinchè il 25 aprile sia celebrato da tutti». Ale. Ber.

Dai blog