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Santoro respinge le accuse: "La censura è una ferita per il pubblico"

Santoro

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Michele Santoro, in una lettera al direttore generale della Rai Mauro Masi, respinge gli addebiti mossi per la scorsa puntata di Annozero sul terremoto all'Aquila e chiede di soprassedere sulla sospensione di Vauro, "una censura che produce una grave ferita per il nostro pubblico e per l'immagine della Rai". LA LETTERA - "Respingo - si legge nella missiva inviata a Masi e per conoscenza al direttore del Tg3 Antonio Di Bella e di Raidue Antonio Marano - gli addebiti che mi vengono mossi in quanto sono certo di aver esercitato con i miei collaboratori la professione di giornalista con grande correttezza. Inoltre, faccio presente che alla mia redazione non sono pervenute richieste di rettifica o annunci di iniziative legali da parte di alcuno. Le ricordo come la stessa Rai abbia recentemente riconosciuto che l'autonomia del giornalista non può essere menomata, nemmeno dall'editore". I SOCCORSI - "Le nostre critiche alla mancata pianificazione dei soccorsi trovano ampia conferma nei giornali di tutto il mondo. Lo stesso Enzo Boschi, presente in trasmissione, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, facente parte della Commissione Grandi rischi ed uno dei massimi esperti italiani in materia di eventi sismici e di Protezione Civile - dice Santoro - ha più volte sottolineato: 'Santoro ha ragione a fare questi rilievi'. Tutto ciò non sminuisce il comportamento straordinario dei soccorritori dopo che si è verificato il terremoto, comportamento che nessuno di noi ha mai messo in discussione e che siamo pronti a ribadire in tutte le circostanze".   DOMANI LA PUNTATA DI ANNOZERO -  Michele Santoro, dopo le polemiche di questi giorni, torna a parlare di terremoto con una puntata di Annozero dal titolo 'Caccia all'abusivo'. In studio ci saranno l'on. Niccolò Ghedini del Popolo della libertà, l'on. Antonio Di Pietro de L'Italia dei valori, e ci sarà uno spazio dedicato alla satira di Sabina Guzzanti.

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