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...che mi procurò la telefonata nella quale, nei primi giorni di dicembre del 1993, Silvio Berlusconi mi chiese un parere sugli alleati che avrebbe dovuto scegliere se si fosse deciso a scendere in politica.

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Diffidavo,in particolare, della capacità di Fini di liberarsi veramente del Movimento Sociale. Di Bossi non mi piacevano, anche come meridionale, i toni esasperati dell'impegno a favore del Nord. Sapevo inoltre che Berlusconi si era più volte incontrato con Mino Martinazzoli ricevendo, fra l'altro, la proposta di candidarsi al Senato come indipendente nelle liste della Dc. Che era destinata ad assumere di lì a poco il nome di Partito Popolare, e decisa a presentarsi da sola alle ormai imminenti elezioni politiche anticipate candidando alla presidenza del Consiglio Mario Segni. Consigliai pertanto a Berlusconi di allearsi con Martinazzoli per irrobustire il centro e dargli una concreta prospettiva di vittoria contro lo schieramento guidato dall'allora segretario del Pds-ex Pci Achille Occhetto. Mi sentii rispondere che di quel centro, tanto condizionato dalla sinistra democristiana, non c'era da fidarsi. Capii a quel punto che Berlusconi aveva già compiuto davvero la sua scelta. E ne rimasi turbato, non riuscendo ad immaginare, fra l'altro, come avrebbe potuto mettere insieme missini e leghisti, che si scambiavano insulti. Lessi i risultati elettorali del 1994, per quanto favorevoli al fondatore di Forza Italia, che infatti si insediò a Palazzo Chigi, come una conferma dei motivi che avrebbero dovuto indurre Berlusconi ad accordarsi con Martinazzoli. La somma dei voti di Forza Italia, del Ppi-ex Dc e contorni risultava superiore ai voti raccolti dalla «gioiosa macchina da guerra» vantata da Occhetto. La crisi abbastanza rapidamente intervenuta nei rapporti tra Berlusconi e la Lega, con la conseguente caduta del suo primo governo, mi apparve un infortuno tanto prevedibile quanto irrimediabile, in un contesto peraltro aggravato dall'accanimento giudiziario contro di lui. Invece Berlusconi, pur perdendo il governo e il successivo turno elettorale, avrebbe dimostrato di avere visto giusto lui. Il Ppi abbandonò la sua posizione mediana e si alleò con gli eredi del Pci,consentendo sì all'Ulivo di Romano Prodi di vincere le elezioni del 1996 ma sguarnendo il centro. Che Berlusconi ha saputo raccogliere e rappresentare davvero. Egli ha inoltre recuperato appieno la Lega,ed ha agevolato tanto l'evoluzione della destra da poterla di fatto assorbire nel Popolo della Libertà. Tanto di cappello, Cavaliere. Francesco Damato

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