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Pressing su D'Alema e Fassino per candidarsi alle Europee

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Ilsegretario del Pd, che in serata ha riunito i big del partito per cominciare a definire la strategia per le europee, vuole dimostrare che, incalzando il governo, «Berlusconi si può battere». E se da un lato serve un'opposizione dura, dall'altro bisogna rimotivare l'elettorato deluso. «Se Berlusconi stravince alle europee, quello che potrà fare il giorno dopo è inimmaginabile», è la chiamata alle armi del segretario che sta mettendo a punto una doppia strategia, fatta di alleanze per le amministrative e di candidati forti per le europee, con un pressing su personalità come Piero Fassino e Massimo D'Alema. Il segretario del Pd ieri sera ha chiamato i principali dirigenti del partito - da D'Alema a Marini, da Fassino a Parisi - per il primo "brain storming" con il sondaggista Aldo Pagnoncelli sulla strategia elettorale. E sono già cominciate le riunioni con collaboratori e segretari regionali. Per quanto riguarda le amministrative, si dovrà cercare di creare sul territorio «alleanze alternative alla destra» che vadano dalla sinistra all'Udc, ed è stato dato ampio mandato ai segretari regionali di valutare quali coalizioni si possano dimostrare vincenti così come l'opportunità di liste civiche. Franceschini ha già chiarito che in Europa si va per restare e che quindi è contrario a candidati "di bandiera".

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