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Bertolaso: una storia vecchia che poteva finire solo così

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GuidoBertolaso, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'emergenza rifiuti, l'ha detto ai microfoni di Radio Uno. Se lo avesse detto in tv, probabilmente, non avrebbe potuto nascondere, sul suo viso, una profetica smorfia di rassegnazione. «Uno dei massimi responsabili della realizzazione di questo impianto - ha infatti aggiunto - è già sotto inchiesta da anni per tangenti e per tutta una serie di irregolarità commesse durante la costruzione della struttura». L'epilogo della annosa vicenda del termovalorizzatore di Colleferro era dunque già scritto. Ieri il presidente della Regione, Piero Marrazzo ha spiegato però che «non possiamo fare a meno dell'inceneritore di Colleferro». «La Regione vanta un credito con Gaia - ha detto Marrazzo - e siamo pronti a lasciare quei soldi sull'inceneritore. Per il sistema Lazio il ruolo di quell'inceneritore è centrale», ha ribadito. Riferendosi all'inchiesta della Procura Marrazzo ha detto: «Mi colpisce che ci siano dei funzionari infedeli. Per le competenze della Regione domani (oggi ndr) valuterò se le strutture tecnico-amministrative hanno svolto bene il loro compito. Se qualcuno ha sbagliato paghi. Domani (oggi ndr)mi aspetto delle risposte». Intanto l'Azienda municipale ambiente (Ama) di Roma ha annunciato con una nota «di aver immediatamente avviato un'indagine interna per appurare eventuali responsabilità dei propri dipendenti e assicura la massima collaborazione agli inquirenti per far piena luce sui fatti».

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