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Tremonti bond, si parte

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Il ministro Giulio Tremonti

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{{IMG_SX}}Ora le banche potranno emettere delle speciali obbligazioni subordinate per rafforzare il capitale di vigilanza, il cosiddetto Core Tier-1, e sottoscrivibili dal Tesoro. Questo nuovo strumento finanziario, introdotto dal governo all'interno del ddl anticrisi e per il quale è stata messa a disposizione una cifra complessiva di 10 miliardi di euro, dovrebbe servire, almeno nelle intenzioni del ministro Tremonti, a garantire alle imprese l'accesso al credito. L'obiettivo è accrescere le opportunità di finanziamento all'economia grazie alla maggiore patrimonializzazione delle banche. A darne notizia è un comunicato di via XX settembre, che sottolinea come lo strumento «rispetti le regole stabilite in sede comunitaria sugli aiuti di Stato». Come contropartita, si legge nella nota, «le banche pagheranno una cedola annuale compresa tra il 7,5 e l'8,5 per cento per i primi anni, per poi crescere gradualmente». Cedola che però non verrà pagata nell'anno in cui l'esercizio della banca emittente è in rosso. I bond, che non hanno diritto di voto, potranno essere, su richiesta della banca, convertiti in azioni ordinarie, e, previo via libera da Bankitalia, la banca emittente potrà decidere di rimborsarli o riscattarli. In cambio della sottoscrizione da parte del Tesoro, le banche si dovranno impegnare però a tenere aperto il rubinetto del credito alle imprese e alle famiglie. Più specificatamente, gli impegni che il Tesoro richiede sono: «il contributo finanziario per rafforzare la dotazione del fondo di garanzia per le Pmi; l'aumento delle risorse da mettere a disposizione per il credito alle piccole e medie imprese; per i lavoratori in cassa integrazione o percettori di sussidio di disoccupazione, la sospensione del pagamento della rata di mutuo per almeno dodici mesi; la promozione di accordi per anticipare le risorse necessarie alle imprese per il pagamento della cassa integrazione e l'adozione di un codice etico». Questi impegni, conclude la nota del ministero assieme al «più generale andamento del credito all'economia, saranno oggetto di attento monitoraggio operato sul modello applicato in Francia con successo». Soddisfazione è stata espressa da tutto il mondo bancario italiano. Per il presidente dell'Abi Corrado Faissola, il decreto contiene «tutte le aspettative dell'industria bancaria». I Tremonti bond, afferma Rainer Masera, ex ministro del Bilancio nel governo Dini, sono essenziali «perchè altrimenti si sarebbe arrivati al paradosso che le banche italiane, che meglio hanno sopportato la crisi, si sarebbero ritrovate svantaggiate rispetto a chi ha ottenuto aiuti in altri Paesi». Forse, ha aggiunto Masera, «sarebbe stato opportuno arrivarci prima». Il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli ribadisce di essere interessato «a valutare con grande attenzione questo possibile intervento. Aspettiamo però di conoscere il testo perchè conosciamo solo quello che è stato anticipato dai giornali». Infine, per Victor Massiah, consigliere delegato di Ubi Banca, «i Tremonti bond sono uno strumento interessante, lo studieremo con tranquillità ma non siamo costretti: rifletteremo come tutti».

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