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Il Pd L'opposizione fa scudo su Giorgio

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Se nel merito, infatti, le posizioni sono distantissime, dall'Udc ai Radicali, dal Pd alla sinistra extraparlamentare, seppur con toni diversi, è unanime il coro in difesa delle prerogative del capo dello Stato in questa vicenda e, più in generale, nel suo rapporto con l'esecutivo. «Esprimo a Napolitano - dice il segretario del Pd Walter Veltroni - tutta la mia solidarietà. Per fortuna c'è chi, come il capo dello Stato, garantisce il rispetto della Costituzione e delle istituzioni, mentre c'è chi vuole farle saltare». Napolitano è un «presidio della Costituzione», per Massimo D'Alema. Insomma, dicono i capigruppo del Pd di Camera e Senato Antonello Soro e Anna Finocchiaro «è grave che Berlusconi scarichi sul capo dello Stato colpe che non ha e voglia modificare di fatto le regole istituzionali, minacciando di piegare il Parlamento alle proprie volontà». Anche il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che pure ha approvato la decisione della maggioranza di tentare di intervenire con un provvedimento urgente contro il blocco dell'alimentazione ad Eluana, si schiera a fianco del Colle. Casini esprime, infatti, «massimo rispetto per le decisioni del capo dello Stato, di cui - dice - apprezziamo il ruolo», anche se «essendo stati i primi a sollecitare il decreto non possiamo che esprimere consenso alla scelta del governo». Bisogna «sostenere Napolitano», anche secondo il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro che invita a vigilare perchè «lo Stato di diritto non venga messo a repentaglio a colpi di mano».

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