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I «cespugli» del centrodestra vanno all'attacco di Chiodi

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Il ministro per l'Attuazione del programma punta il dito contro il neo presidente abruzzese «colpevole» di aver escluso all'ultimo momento dalla squadra degli assessori un esponente della Dca. «Sono senza parole per il comportamento di Chiodi» dice Rotondi che racconta di una telefonata ricevuta venerdì sera dal presidente abruzzese in persona che gli comunicava l'ingresso di un dirigente del Democrazia Cristiana per le Autonomia nella squadra di governo. La scelta sarebbe ricaduta su una dirigente locale, avvertita in serata dallo stesso Rotondi. «Chiodi mi comunica di aver scelto una donna - dice il ministro - io sveglio a mezzanotte una povera vedova per annunziarle che è assessore regionale e stamattina la signora non è in giunta». Ad informare lo stesso Rotondi, impegnato ad Imperia con il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola, delle novità dell'ultima ora, e cioè l'esclusione del Democrazia Cristiana per le Autonomie dalla guida abruzzese è il segretario organizzativo del partito Gianpiero Catone pronto a considerare l'uscita di tutti i componenti della Dca dal Pdl. «Non c'è serietà - attacca Catone - perché non vengono mantenute le parole d'onore date. Non sono stati rispettati gli accordi presi a livello nazionale alla presenza di Berlusconi». Ma a protestare per l'esclusione e il mancato rispetto degli accordi non è solo il partito di Rotondi. Anche i Popolari Liberali di Carlo Giovanardi che giovedì scorso aveva discusso della composizione della giunta abruzzese in una riunione a Palazzo Grazioli con il premier Silvio Berlusconi, il reggente di An Ignazio La Russa ed il segretario Dca Gianfranco Rotondi, alzano la voce. L'irritazione per le scelte compiute viene affidata ad una nota in cui si sottolinea «la difficoltà nel pensare che un governo regionale nato sull'imbroglio e la violazione dei patti sottoscritti con coloro che sono stati determinanti per ottenere il consenso sufficiente e necessario per vincere le elezioni possa avere un grande futuro».

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