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«Spero che le mie parole siano condivise e accolte»

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L'auspicio è che questo messaggio sia raccolto «non soltanto dalle forze politiche, ma da tutte le componenti della società», perché «quello di cui c'è bisogno non è soltanto un impegno possibilmente rinnovato e possibilmente convergente delle forze politiche, ma una forte mobilitazione collettiva». «Ciascuno può fare la sua parte per concorrere a una «reazione vitale - ha aggiunto - nei confronti della crisi che nel 2009 si farà sentire molto». Il presidente è tornato anche a parlare dei suoi rapporti con il Papa: «Parliamo da tribune diverse, ma con un linguaggio necessariamente affine». E sulle affinità riscontrate dalla stampa tra il suo messaggio e quello della Merkel e di Gordono Brown, non si è meravigliato «il tema della crisi è centrale in tutti i Paesi europei». Sulla "questione morale" e in merito agli sviluppi dell'inchiesta partenopea sugli appalti, Napolitano ha detto: «C'è bisogno di trasparenza e rigore nell'uso del denaro pubblico e c'è necessità di un nuovo costume dei partiti e delle forze politiche che risponda davvero all'interesse pubblico». E a una giornalista che gli ha chiesto se trovava «pesante» l'aria napoletana, il presidente ha replicato: «trovo anche tanti segni di presenza, volontà, impegno e speranza».

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