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Anche gli studenti scendono in piazza. Il 28 novembre ...

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Il lungo percorso degli studenti dell'Onda è partito da piazzale Aldo Moro raggiungendo via Cavour insieme agli universitari della Sapienza. Dopo aver attarversato la Capitale é arrivato davanti il ministero dell'Istruzione, presidiato da un ingente numero di forze dell'ordine. Intanto un altro gruppo di studenti medi, partiti da Piramide, ha occupato uno spazio vuoto, a via Induno, a Trastevere al grido di: «Riprendiamoci gli spazi, occupiamo tutto». Ma questo non è stato l'unico coro che si è alzato dalla piazza. Infatti doco dopo: «Dalla materna all'università, un solo grido: ve ne dovete annà» oppure «Tremate, tremate, le maestre son tornate». Altri invece sono stati riservati alle forse dell'ordine: «Assassini, Assassini», «Rispettiamo solo i pompieri» e «Una malattia che non va più via è la polizia». I motivi che hanno spinti gli studenti a protestare sono stati: il rinvio del riordino delle scuole secondarie superiori previsto dalla legge 133 e l'apparente dietro front del ministro Gelmini sulla riforma della scuola. Ma anche, i tagli di otto miliardi di euro alla scuola pubblica, ottenuti tramite la riduzione delle ore di lezione a licei ed istituti tecnici e professionali, che, secondo gli studenti in sciopero, andrebbero a dequalificare l'offerta formativa delle scuole superiori.

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