Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La Cisl accusa il governo: "A rischio 900 mila posti di lavoro"

Esplora:
Bonanni, Cisl

  • a
  • a
  • a

Oltre il 5% dell'occupazione industriale è infatti in situazioni di crisi e il dato «tende a crescere» avverte il sindacato che, per fronteggiare gli effetti di questa crisi, chiede al governo di aprire un tavolo di confronto, con le parti sociali e con l'opposizione. «Nel Paese ci deve essere un clima di concordia, le parti sociali devono collaborare. Non servono né chiusure, come quella del governo, né comportamenti come quello della Cgil, in parte speculare a quello del governo, che non fa mai un passo indietro», avvisa il segretario generale Raffaele Bonanni, stigmatizzando il comportamento dell'esecutivo che, «nei fatti, ha declinato l'offerta di disponibilità al confronto sulla crisi fatta da alcuni leader dell'opposizione». E, proprio per far fare al sindacato un passo avanti, per ricucire lo strappo maturato nelle ultime settimane con la Cgil prima su Alitalia, poi sulla riforma dei contratti e infine sullo sciopero generale, Bonanni si assume il compito di lanciare una proposta per riaprire il filo del dialogo. C'è, anche se con posizioni largamente differenti, la condivisione con Cgil, Uil e Confindustria, sull'insufficienza delle misure anti-crisi messe in campo dal governo che, anche secondo la Cisl, avranno un impatto «modesto» sulla congiuntura. Quanto basta, insomma, per aprire un tavolo di confronto governo-parti sociali. Ma c'è anche la proposta, su cui le organizzazioni ragionano da qualche giorno, di riaprire il fronte comune sul fisco; una battaglia che potrebbe essere affiancata da una vertenza, sempre unitaria, sulle pensioni. «Serve un patto di legislatura per la restituzione fiscale» annuncia Bonanni che chiama addirittura l'ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, a dare una mano alle organizzazioni sindacali per riscrivere le regole necessarie ad arrivare ad «una revisione integrale» del sistema attuale in favore di uno nuovo «più giusto, equo, capace di distribuire carichi e risorse». Sulla proposta c'è già un primo via libera della Cgil, che chiede però di fare presto, di puntare ad ottenere subito un risultato e non solo di prospettare una revisione per il futuro. E c'è l'ok della Uil che propone di rilanciare la piattaforma unitaria sul fisco e di seguire due step: prima elevare a 35 mila euro la soglia di accesso al bonus fiscale e poi impegnare tutte le istituzioni «per recuperare un decimo ogni anno di evasione fiscale» in modo da poter contare su trenta miliardi di euro nei prossimi tre anni. Per ora, quindi, si attende lo sciopero della Cgil del 12 dicembre: dopo quella data si può pensare di riallacciare le fila di un percorso unitario che potrà partire dalla firma del contratto per gli artigiani, per passare ad un fronte comune sul piano anticrisi, fisco e pensioni. Oggi Bonanni ha detto che la Cisl ritiene «insufficiente il volume delle risorse messe in campo per riprendere il cammino di sviluppo» per il quale servono invece più investimenti così come servono più risorse per gli ammortizzatori sociali. Dal rapporto della Cisl su Industria 2008 emerge infatti che c'è un'impennata del ricorso sia alla Cig, sia alla Cigs: già ad agosto la Cig ordinaria risultava in aumento del 24,7% rispetto al 2007 mentre la Cigs, che ancora a giugno appariva in leggera diminuzione, ad agosto cresceva dello 0,7%, portando nel complesso ad un aumento delle ore di Cassa del 7,9%: una variazione più che doppia di quella registrata solo due mesi prima, a giugno.

Dai blog