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Alessandro Bertasi [email protected] «Los von ...

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Guardano all'Austria gli esponenti della Sudtiroler Volkspartei, il partito politico che per statuto rappresenta gli interessi delle minoranze tedesca e ladina di Bolzano. Eppure quando poi bisogna scendere a Roma per intascare circa 981 mila euro ecco che fanno a gara per portarseli a casa. Soldi frutto di quei rimborsi elettorali che lo Stato italiano elargisce a tutti quei partiti che hanno avuto almeno l'1% dei consensi nel corso di una competizione elettorale. «I sudtirolesi non hanno bisogno di un cane da guardia romano, ma vogliono più autonomia» accusavano i deputati della Sudtiroler Volkspartei Karl Zeller e Sigfried Brugger sul quotidiano Dolomiten. Vogliono certamente che nessun li controlli, ma quanti sostenitori della Svp sarebbero disposti a rinuncare a quasi un milione di euro per averla? A quanto sembra nessuno. Puntualmente infatti riscuotono il rimborso. Ma sarebbe ingiusto citare solamente il Sudtiroler Volkspartei tra i partiti che si divertono a sputare nel piatto dove mangiano. A fargli compagnia anche il Die Freiheitlichen (I Liberatori), promotori, anche loro, di una politica di tutela della minoranza tedesca. Per aver corso alle elezioni per il rinnovo del consiglio della Provincia autonoma di Bolzano del 2003 si intasceranno 17.979,12 euro. Ma anche nel «più italiano» territorio della provincia di Trento le cose non cambiano di molto. Il Partito Autonomista Trentino Tirolese (Patt) di ispirazione autonomista, centrista e cristiano democratica infatti incassa dallo Stato la bellezza di 37.483,44 euro per aver eletto 3 consiglieri Provinciali alle elezioni del 2003. Lo scenario non cambia se si passa dai filo-austriaci trentini agli autonomisti valdostani. Più di 48 mila euro li guadagnerà per il 2008, e così per altri 5 anni, l'Union Valdotaine per aver partecipato alla competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale. Un partito politico questo, conosciuto semplicemnete come «mouvement» (movimento), che rappresenta gli interessi della regione e ne tutela la sua specificità linguistica. Così accade anche per il partito Autonomie Liberté Democratie, ideologicamente sostenitore dell'autonomismo valdostano che invece incasserà quasi 75 mila euro per essere riuscito a far eleggere un suo rappresentante alle elezioni politiche del 2006. Ma anche nel Friuli Venezia Giulia le minoranze slovene hanno un loro partito che si impegna a tutelarla. È la Slovenska Skupnost che alle elezioni regionali dello scorso aprile, ha raggiunto l'1,24% riuscendo a portare in Consiglio un eletto. Grazie a questo anche il Friuli può vantare di avere un partito «protezionista» che intasca all'anno 12.288,35 euro. Così lo Stato italiano, o meglio ancora, la centralissima e nazionalista Roma, elargirà per il 2008 quasi 1,5 milioni di euro come rimborsi a tutti quei partiti che non vedono l'ora di abbandonarla. Decisamente un bel regalo considerato il livello

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