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«Questi investimenti non devono indebolire l'economia»

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«Sicuramente quello che sta succedendo, e non solo in Italia — ha aggiunto D'Alema a margine del festival internazionale dell'Alimentazione — è che Paesi che detengono grandi capitali, accumulati grazie al prezzo del petrolio e del gas, tendono ora a investire in Paesi avanzati». L'ex ministro degli Esteri ha comunque giudicato «normale» questo tipo di fenomeno e ha escluso che possa configurarsi come una sorta di «colonizzazione». Il suo auspicio, tuttavia, è quello di individuare strumenti che impediscano l'indebolimento dell'economia nazionale. Anche il senatore del Pd Luigi Zanda non è particolarmente preoccupato dell'operazione: «Ho ascoltato le dichiarazioni dei vertici di Unicredit che esprimevano una valutazione positiva. Ne deduco che l'ingresso dei libici nel capitale rappresenti, quindi, una presenza utile alla banca». «Tuttavia — ha aggiunto — mi auguro che non si siano effetti sulla governance. In questo momento le banche hanno bisogno di stabilità e quindi anche gli assetti al vertice non devono essere modificati».

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