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La Cgil rappresenta i «non lavoratori» e non ha mai liquidato il passato comunista

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C'è di più e di peggio, nel percorso che ha portato quello che amava definirsi «sindacato di classe», a fare da sponda decisiva non al sindacato, ma alla «associazione professionale», di quei piloti che hanno un reddito medio di 120.000 euro l'anno, infiniti privilegi e una solida tradizione corporativa, per usare un eufemismo. Questo connubio contro natura, che ha per esito ricercato e voluto il fallimento dell'Alitalia, inimmaginabile sotto la leadership di un Luciano Lama o un Bruno Trentin, ha una precisa ragione politica — la tara di un comunismo mai elaborato — ben ancorata alla sua base sociale di riferimento. La Cgil, da anni, ormai, non è più un sindacato dei lavoratori. Tutto qui. È un sindacato dei pensionati: tre milioni su 5.700.000 iscritti. Questo fenomeno, in misura minore, riguarda anche Uil e Cisl, che però godono di un vantaggio enorme: hanno una tradizione e un gruppo dirigente riformisti. La dirigenza delle Cgil, invece, è tutta ancora impantanata nel fallimento del comunismo. La Cgil, dunque, soffre degli stessi mali del Pd di Veltroni: scarso e confuso impianto in una base sociale produttiva e incapacità assoluta di elaborare una proposta riformista. La totale assenza di una proposta programmatica di Veltroni si intreccia così con il caotico ondivagare programmatico di un Epifani che un anno fa accusò il ministro del Lavoro del Pd Damiano di avere barato, falsando il documento appena firmato sugli straordinari, e che ora si allea con i piloti che avevano sino a ieri in An il principale partito di riferimento e che domani romperà di nuovo con Cisl, Uil e Ugl, non firmando il nuovo sistema di contrattazione concordato con Confindustria. Epifani e Veltroni portano le loro organizzazioni verso il nulla politico, accecati dal perenne, demenziale, miraggio salvifico della «piazza» del 25 ottobre. Una deriva allarmante, perché in tutta Europa — e negli Usa — la sinistra è in crisi, ma solo in Italia, a causa della dissennatezza degli ex Pci, lo sbocco di questo travaglio porta a una alleanza con l'estrema ala destra dello schieramento sociale.

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