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Ecco i punti più importanti del programma del Pdl: Infrastrutture, rifiuti, casa, anziani, periferie e decentramento

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Cinquantatrè pagine, sedici punti strategici per cambiare il volto della città e cambiarlo dal punto di vista del centrodestra che ha oggi l'occasione storica di guidare la Capitale. Infrastrutture. La realizzazione del Secondo Raccordo anulare, seppure non convince, è messa nero su bianco. Realizzarlo non è un obbligo, certamente, ma almeno si potrebbe individuare un'alternativa valida, nuova e diversa a quelle già in cantiere delle metropolitane e dell'anello ferroviario. Rifiuti. Un nuovo piano rifiuti, pur essendo in massima parte di competenza regionale, è anch'esso all'ordine delle priorità indicate nel programma di governo della città. Potenziare la raccolta differenziata è ormai un dovere di qualsiasi amministrazione, occorrerebbe sapere come si intende effettuarla o individuare nuovi strumenti per migliorare la raccolta dei rifiuti. Casa. Se la cronaca ha posto come priorità di intervento la sicurezza, quella della casa è rimasta un'emergenza. Il piano per la realizzazione di 25 mila nuovi alloggi era già praticamente pronto, ma sembra essersi perso nei cassetti dell'assessorato. Anziani e povertà. È il punto 14 del programma elettorale del sindaco. Prevede la realizzazione di un piano straordinario per contrastare la povertà che colpisce 476 mila famiglie romane e per assicurare l'assistenza agli anziani, per garantire ai non autosufficienti e agli incapienti di essere assistiti e curati preferibilmente nella propria casa. Periferie. Smantellato il nuovo Piano regolatore, si prevede, nel programma, la realizzazione del modello di «Città policentrica», che favorisca l'emergere delle diverse «vocazioni» nelle articolazioni della città (dal rione al quartiere, dalle zone ai Municipi). Concepire l'Urbe insomma, non più divisa tra centro storico ingolfato e periferie-dormitorio omologate, bensì distribuita nella ricchezza delle sue diverse identità; la riqualificazione delle periferie urbane. Il Piano, triennale, assicurerà interventi nel settore delle infrastrutture, della mobilità e dei servizi primari. Tutti programmi da realizzare in cinque anni, certamente, ma occorrerebbe dare anche un messaggio di progettualità e di futuro a una città che sembra vivere ormai di sole emergenze e di provvedimenti che agiscono sul presente. Sus. Nov.

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