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È un Parisi senza freni e senza peli sulla lingua quello ...

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«Il totale dei 300 giorni di Veltroni porta il segno meno; 100 giorni di Berlusconi sembrano avere il segno più - sottolinea l'ex ministro della Difesa - Veltroni impari da Berlusconi a tenere un filo e a svolgerlo nel tempo. Il Cavaliere ha imparato dai suoi errori e dovremmo imparare anche noi». Per Parisi, poi, le elezioni europee non devono essere l'occasione «per un congresso mancato e una conta dentro il Pd», ma un'occasione «per riprendere il cammino di Uniti per l'Ulivo, riaggregando il massimo delle forze possibile». Non basta. Anche se «all'inizio» ne aveva «intravisto l'utilizzo», quella del governo ombra è «un'esperienza fallita, una scommessa al momento mancata». Parisi ritiene che rispetto al governo bisogna fare «una opposizione senza sconti su alcuni temi. Il confronto su alcuni temi è obbligato, ma il problema sono le proposte che si fanno». Per quanto riguarda il clima interno al Pd, l'ex ministro si chiede: «C'è qualcuno contento della situazione in cui siamo? Vorrei sentire qualcuno. Io non ho chiesto un congresso anticipato, e a questo punto è difficile farlo, ma bisogna far funzionare l'assemblea perchè serve un luogo per discutere e per decidere. Nel Pd si vede solo confusione e se c'è chi dice che non è in discussione leadership e linea io vedo che ogni giorno se ne aggiunge qualcuno a criticare». Infine, l'ultima stoccata: «Firmerò per il referendum contro il lodo Alfano».

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