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Liste corte e più collegi Mano tesa all'ex sindaco

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Insomma è fatta apposta per poter favorire il dialogo. I punti fondamentali, infatti, accolgono molte delle proposte dei Democratici: il Pd voleva un aumento dei collegi elettorali e nella bozza questo è previsto, voleva uno sbarramento per i partiti al 3 per cento e il Pdl è sceso da un iniziale 5% al 4, voleva liste più corte per cercare di accontentare chi chiede il ripristino delle preferenze e Berlusconi ha introdotto anche questo nella nuova ipotesi di legge. Insomma la mano tesa a Veltroni (e anche a buona parte del Pd) c'è e si traduce sostanzialmente in una riforma che rafforza il carattere maggioritario dei due partiti, proprio come vuole il leader del Pd. Con una legge elettorale così, infatti, Partito Democratico e Popolo della Libertà farebbero il pieno dei voti anche al Parlamento europeo, lasciando a bocca asciutta tutti gli altri. Proprio come è accaduto alle elezioni di aprile.

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