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Toghe in rivolta

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Ospite d'onore al congresso delle toghe è il presidente della Repubblica Napolitano che segue attentamente l'attacco di Palamara. Parole, quelle del pm capitolino di calciopoli che da qualche settimana guida l'Anm, che i colleghi togati condividono in pieno. Troppe le «perplessità» sulle norme che il governo ha messo a punto. Anche sulla novità della giornata: prostitute inserite tra le persone pericolose per la sicurezza, quindi da espellere. «Non si può colpire l'anello debole», è la risposta di molti dei giudici presenti al congresso: semmai, bisogna puntare a colpire «gli sfruttatori, a smantellare le organizzazioni criminali» che sfruttano queste donne. È lo stesso Palamara, terminata la relazione, a respingere l'ipotesi: «La piaga del nostro Paese è lo sfruttamento, sono le prostitute che diventano vittime, il traffico di esseri umani. Sono questi gli aspetti prevalenti del fenomeno», evidenzia il leader dell'Anm, convinto che «l'obiettivo principale del legislatore e dei magistrati deve essere quello di individuare gli sfruttatori». Palamara boccia anche la separazione delle carriere. «Il sistema giudiziario versa in una gravissima crisi di efficienza e di funzionalità - rileva Palamara - e i rimedi a tale situazione non possono essere nuovi interventi sull'assetto della magistratura, sui quali negli ultimi tempi si è concentrata la politica». La priorità, attacca il presidente dell'Anm, è la durata dei processi non le modifiche alla riforma. Pollice verso anche alla creazione di una Superprocura per l'emergenza rifiuti in Campania. La bocciatura delle misure del pacchetto sicurezza mette insieme le diverse anime della magistratura. E' esplicita la leader della corrente di sinistra, Md, Rita Sanlorenzo: la strategia dell'intervento contro i clandestini è sbagliata, si crea solo più illegalità e disegualianza. Di fronte allo «spettacolo angosciante» della prostituzione, dice il sostituto pg della Cassazione Vito D'Ambrosio (Movimento per la giustizia), non si può scegliere di «scaricare tutto sull'anello più debole, così è più facile ma non si risolve nulla. Semmai, bisogna impegnarsi per eliminare lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione». Immediata la replica del ministro della Giustizia Angelino Alfano. «Il reato di immigrazione clandestina esiste in numerose legislazioni occidentali e non ha creato guasti». Quanto all'emendamento sulla prostituzione «il governo si riserva di dare il suo parere, ma sul piano del principio politico l'idea di dare maggiore sicurezza alle nostre città e ai nostri parchi è un'idea che condivido pienamente». Alfano ha poi annunciato che prima dell'estate sarano presentate norme «per accelerare la conclusione dei processi». Il ministro Frattini si richiama alla «sovranità del Parlamento» che dovrà decidere sul pacchetto sicurezza. Enrico La Loggia, vicepresidente dei deputati del Pdl, critica il comportamento dell'Anm che così «non favorisce il clima del confronto»..

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