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La Sinistra finisce in mille pezzi

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Questo sembra essere l'esito di un week end che ha visto riunirsi, rigorosamente separati, il quattro partiti. Un tentativo di raccogliere i cocci e guardare al futuro dove difficilmente si ritroveranno nuovamente insieme. Anche perché tutti sono ormai alle prese con i regolamenti di conti interni. Se si eccettua la Sd di Fabio Mussi che sabato ha lasciato, senza troppi patemi, le redini in mano a Claudio Fava, Prc, Verdi e Pdci dovranno affrontare la conta. Dentro Rifondazione lo scontro per la successione a Franco Giordano è ormai una corsa a due tra il governatore pugliese Nichi Vendola e l'ex ministro Paolo Ferrero. Tutto si risolverà al congresso di luglio. In parallelo anche il Pdci di Oliviero Diliberto (che è tornato ad invocare l'unità dei comunisti chiudendo quindi la porta in faccia ai Verdi) dovrà risolvere il nodo Marco Rizzo che ha ormai creato una propria corrente interna. Corsa a tre, invece, per scegliere il successore di Alfonso Pecoraro Scanio. Sempre a luglio dovrebbero sfidarsi Grazia Francescato (espressione della maggioranza che punta all'autonomia dei Verdi), Marco Boato (filo-Pd) e Paolo Cento (filo Sinistra l'Arcobaleno).

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