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Roma, la sinistra lascia il buco

Alemanno

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Il Sole 24 Ore fa i conti in tasca al Comune ed evidenzia il buco lasciato dalle giunte di centrosinistra e avverte il neosindaco Gianni Alemanno prospettando una imminente due diligence da parte del nuovo inquilino del Campidoglio. Il quotidiano di Confindustria, in particolare, mette in fila i dati a causa dei quali le agenzie di rating hanno abbassato il loro giudizio sulle prospettive di Roma. E ricorda che negli ambienti di centrodestra si calcolano anche due miliardi circa di debiti per mutui con la Cassa Depositi e Prestiti: dunque il buco complessivo sarebbe di 9-10 miliardi. «Il debito - scrive il Sole - è schizzato all'insù tra il 1999 ed il 2005, salendo da 5,7 a 6,9 miliardi di euro. Poi nel 2006 è sceso a quota 6,56 miliardi per tornare a lievitare nel 2007, annata per la quale il debito è stimato dalle agenzie di rating attorno ai 6,86 miliardi di euro». Sotto accusa ci sono dunque l'ultimo periodo della giunta Rutelli e la prima di quella di Veltroni. Ma Alemanno non si scompone: «Stimo Marco Causi e mi fido molto di ciò che mi dirà. Il problema vero è capire come affrontare bene questo debito. È una realtà corposa. Se le risposte di Causi saranno adeguate non c'è bisogno neanche di fare una due diligence». Il nuovo primo cittadino torna anche sul caso Festa del Cinema e avverte: «Rispetto Goffredo Bettini che penso sia una delle migliori intelligenze politiche della Capitale» ma «mi sembra bizzarro che presidente» della Fondazione Cinema per Roma «sia un esponente politico del Pd: credo che debba esserlo un competente, non per fare dispetti a Bettini ma perché inserito in una logica. Quando tornerà dalla sua vacanza ne parlerò con lui». Quindi spiega che «per Roma penso a tre anni per risolvere l'emergenza. Tra tre anni poi bisogna ricollocare Roma al centro del Mediterraneo affinchè Roma sia capitale non soltanto del nostro Stato. Così riusciremo a ridare all'Italia e a Roma quel ruolo di ponte tra Europa e Mediterraneo». «I tre anni - aggiunge - saranno tutti legati alle emergenze e la seconda metà della consiliatura invece a un salto di livello progettuale. Le Olimpiadi o gli altri grandi eventi internazionali devono avere la precondizione della crescita del livello di vita dei cittadini». Alemanno rivela anche che «come la maggioranza dei romani ha votato per me, credo che lo abbia fatto anche la Comunità ebraica». E proprio oggi il nuovo primo cittadino incontrerà la comunità. Qualche battuta è stata riservata all'opposizione: «Ciò che la sinistra non ha capito è che la sicurezza diventa un tema identitario e sociale. Se non puoi andare in giro per strada, quale altra dimensione sociale espressiva e identitaria si può realizzare? Il tema della sicurezza salda insieme i temi dell'identità e del sociale». Infine ricorda che «c'è stata la volontà di enfatizzare la mia identità di destra. Questo è poi diventato un boomerang per la sinistra. Spero che la smettano di parlare dell'"uomo nero". Il 53 per cento romani ha votato l'"uomo nero" e penso che parlare di questo come di un allarme penso non convenga nè alla a sinistra nè alla città». E conclude: «Credo di essere nell'ambito del centrodestra una delle persone più sociali e più radicate nei valori democratici».

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