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Grillo torna in piazza contro i giornalisti

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Stavolta, nel mirino, l'informazione. «Il 25 aprile - spiega Grillo - ci siamo liberati dal nazifascismo. Sessantatrè anni dopo possiamo liberarci dal fascismo dell'informazione». L'«epicentro» della manifestazione, stavolta, sarà piazza San Carlo a Torino. Lì, alle 15, il comico genovese salirà sul palco assieme a Marco Travaglio e si andrà avanti fino a notte fonda. Il V2-Day, che cade a due giorni dal centenario della Fnsi, serve a promuovere la raccolta firme per tre referendum («abolizione dell'Ordine dei giornalisti, abolizione dei finanziamenti pubblici di un miliardo di euro all'anno all'editoria, abolizione della legge Gasparri e del duopolio partiti-Mediaset»). Allo scopo, saranno messi in piedi 467 banchetti in tutte le piazze d'Italia mentre, secondo il comico, sono già 100mila gli iscritti. Tra coloro che firmeranno i referendum ci sarà anche Antonio Di Pietro (sarà al gazebo allestito a largo Cairoli a Milano) per nulla imbarazzato dal fatto che, per Grillo, «topo Gigio-Waterlo» è molto simile, anzi troppo, allo «psiconano» Berlusconi. «Passato il momento elettorale - scrive l'ex ministro nel suo blog -, noi dell'Italia dei Valori, ed io personalmente vogliamo continuare a portare il nostro contributo in difesa della legalità, della trasparenza, e in questo caso, della trasparenza, indipendenza e pluralità dell'informazione». Quanto al V-day, osserva Di Pietro: «Molti dicono che questo è un atto di antipolitica. Niente di più sciocco, perché non c'è niente di più politicamente corretto che quello dei cittadini, semplici cittadini, che nello stesso giorno, ad una stessa ora, si recano e si mettono insieme davanti a dei banchetti per raccogliere firme per abrogare una legge che ritengono incostituzionale o comunque che abbia fatto il suo tempo, o per presentarne una di iniziativa popolare».

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