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La Ue diventa il paradiso delle riserve italiane

Elisabetta Gardini

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Per la verità l'ex deputata di Forza Italia non se l'aspettava. Candidata come dodicesima alla Camera nel collegio Veneto 1, non immaginava certo di rimanere fuori da Montecitorio. Ma l'exploit della Lega l'ha lasciata senza poltrona. Poco male, per una serie di fortunate coincidenze, potrà presto trasferirsi a Strasburgo dove si godrà l'ultimo scorcio di legislatura (il mandato scade nel 2009). Quattro anni fa, infatti, la Gardini si era candidata alle Europee nella circoscrizione Italia Nord Orientale risultando seconda dei non eletti con 33.336 preferenze. Davanti a lei Renato Brunetta, Giorgio Carollo, Amalia Sartori e, primo dei non eletti, Giacomo Santini. Ebbene Brunetta è appena diventato deputato, Santini senatore, mentre Sartori è al ballottaggio per il comune di Vicenza. Insomma è solo una questione di giorni. Ma Gardini non sarà la sola. Il gioco della poltrona premierà anche altri volti, più o meno noti. Come l'aquila di Ligonchio Iva Zanicchi. Nel 2004 la popolare cantante, candidata nel collegio Italia Nord Occidentale, fu beffata da Jas Gawronski per soli 146 voti (34.533 preferenze contro 34.387). Ebbene grazie alla rinuncia di Mario Mantovani, fresco senatore della Repubblica, anche per lei si apriranno le porte dell'Europa. Ma chi sorride di più è sicuramente il leader di Forza nuova Roberto Fiore. Candidato presidente del Consiglio alle politiche del 13 e 14 aprile, non è andato oltre lo 0,2% cioè poco più di 85.000 voti. Niente a che vedere insomma con le 5.252 preferenze che gli consentiranno di trasferirsi a Strasburgo al posto dell'onorevole Alessandra Mussolini. C'è poi chi aspetta trepidante, come l'ex ministro dei 110 all'ora Enrico Ferri. Per arrivare al Parlamento europeo dovrà sperare in una vittoria di Alfredo Antoniozzi alle provinciali di Roma e nella nomina di Antonio Tajani a commissario Ue. Mai dire mai. In ogni caso sono parecchi gli eurodeputati che libereranno il proprio posto. Dai Pd Lapo Pistelli, Alfonso Andria e Luciana Sbarbati, ai Pdl Cristiana Muscardini e Adriana Poli Bortone, passando per Raffaele Lombardo e Umberto Bossi. Mentre Nicola Zingaretti dovrà attendere l'esito delle provinciali romane. Per chi arriverà una gradita sorpresa. Questa è l'ultima legislatura in cui l'indennità da eurodeputato viene calcolata con le vecchie regole, equiparandola cioè a quella dei deputati nazionali (gli extra sono pagati da Strasburgo). Risultato: il 2008 è l'ultimo anno in cui gli italiani potranno «vantarsi» di essere i più pagati con uno stipendio di 144mila euro. Quando si dice la fortuna.

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