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Rutelli: "Siamo avanti, Alemanno si faccia dare 'sto ministero"

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Rutelli e Alemanno

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«Consiglio a Gianni Alemanno di farsi dare 'sto ministero di cui si parla, così risparmia un turno». Nonostante la mancata vittoria e un ballottaggio che si preannuncia molto più duro di quanto fosse ipotizzato, Francesco Rutelli sceglie la via dell'ironia per commentare i dati delle elezioni comunali, che lo vedono appena cinque punti avanti al candidato del Pdl: «Fra me e lui c'è una distanza di 84 mila voti, in pratica una città». Per rilanciare i «supplementari» di una campagna elettorale che per dieci giorni lo vedranno impegnato nella ricerca di conquistare la poltrona di primo cittadino, Rutelli punta sui numeri, che snocciola in una conferenza stampa. «Abbiamo vinto in dieci municipi. In tutti gli altri siamo in vantaggio a eccezione del XX, dove comunque non era mai accaduto che il centrodestra non vincesse al primo turno. Nel 1993, quando ero in competizione con Fini, al primo turno ottenni 65 mila voti in più. E lo stesso accadde nel 2001 a Veltroni contro Tajani, con 64 mila voti di distanza». Tutto per dimostrare, insomma, che quella attuale non è una situazione inedita, che ogni volta un nuovo candidato si presenta difficilmente vince al primo turno e che il centro-sinistra non deve temere i rischi del ballottaggio. «Sono sempre stato consapevole, e ho decine di testimoni che possono confermarlo, dell'estrema difficoltà di vincere al primo turno - afferma Rutelli -. E poi nonostante la vittoria elettorale del Pdl Roma spicca in senso positivo sia per i risultati delle politiche che delle comunali e delle provinciali», anche se «la battaglia nazionale ha messo in secondo piano la sfida per il governo della città e la presenza di 14 candidati, fra cui segretari di partito, parlamentari e leader nazionali, ha provocato una grande dispersione del voto». Quanto alle future alleanze, Rutelli non si sbilancia. Pur ribadendo la «validità e la bontà di una coalizione larga», l'ex sindaco sottolinea l'intenzione di rivolgere la proposta programmatica del centrosinistra a tutto l'elettorato. E di prestare la «massima attenzione» a tutte le forze che non hanno superato il primo turno. L'Udc, mai nominato apertamente nel corso della conferenza stampa, «compare» soltanto in una nota a margine: «Dobbiamo considerare con estremo rispetto il rapporto con tutti i candidati e certamente con Luciano Ciocchetti. Valuteremo, discuteremo e manterremo saldo il nostro programma, che è forte: dobbiamo mobilitarci per vincere e dunque anche allargare la nostra capacità di dialogo». In tema di alleanze per il ballottaggio, una stoccata Rutelli la riserva invece all'avversario: «Alemanno si è subito aggrappato a Storace, colui che ha detto a Fini 'hai sbagliato ad andare a Gerusalemme a rendere omaggio alle vittime della Shoah'. È evidente quindi che c'è una radicalizzazione a destra. Sono davvero molto curioso di vedere se i vecchi camerati si ritroveranno».

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