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L'ultima di Daniela: «Pronta a morire per la Fiamma»

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«Siamo un partito piccolo ma vero, che non è voluto entrare nei due grandi "contenitori di plastica". Abbiamo un candidato sindaco, Storace, che è stato l'unico a battere lo strapotere del centrosinistra vincendo la presidenza della Regione Lazio - ha detto Daniela Santanchè - a riprova che quando c'è volontà politica si vince. Basta parlare di voti inutili o sprecati, di regalare sogni irrealizzabili. Noi siamo quelli dei valori veri, e se avrete il coraggio, un sussulto d'orgoglio allora tiratelo fuori e votate per noi. La battaglia è ancora aperta, non rinneghiamo la storia e la destra non sparirà, checché ne dica Fini diventato ormai la "valletta" di Berlusconi». E poi ha annunciato: «Sono pronta a farmi uccidere per portare avanti la destra e la fiamma tricolore». Soddisfatto anche Storace: «In piazza c'era un entusiasmo che non si respirava da un pezzo. La vigilia è diventata ancora più bella. La Fiamma c'è».

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