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Quagliariello (Pdl): "Attenti, il Pd sta dando strane istruzioni sui brogli"

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Proprionel giorno in cui Berlusconi torna sul tema. Senatore, perché il leader del Pdl torna a parlare dell'allarme sul conteggio delle schede? «È la giusta risposta alla lettera di Veltroni con la quale il leader del Pd cerca non solo di lucrare sull'accordo con la Lega ma, più gravemente e goffamente, di mettere in dubbio la legittimità repubblicana e antifascista del Pdl. Il tentativo si commenta da sé, ma per quanto riguarda la Lega Veltroni dimentica che D'Alema ebbe a definirla costola della sinistra e Bossi fu persino invitato a guidare il corteo del 25 aprile». Anche il Senatùr c'ha messo del suo. «Stiamo ai fatti: la Lega ha una storia nel centrodestra di assoluta affidabilità. Ricordo che insieme abbiamo varato una riforma costituzionale per sanare i guasti del titolo V voluto dal centrosinistra. In quella riforma, bocciata dalla sinistra, l'energia e le infrastrutture erano state riportate alla competenza del governo centrale, e si era introdotto persino il principio dell'interesse nazionale». Pensa che Veltroni stia rispolverando l'antiberlusconismo? «Ho paura che ricominci con la demonizzazione dell'avversario». È anche in rush finale della campagna elettorale. «C'è però un limite che non andrebbe superato. Guardi che cosa disse Veltroni nella conferenza stampa successiva all'incontro con Berlusconi nel novembre scorso. E rilegga che cosa dice oggi. Sembrano due persone diverse». Anche Berlusconi torna a parlare di brogli... «Se si usa la storia come una clava, allora bisogna ricordare che spesso le cose sono andate così». Così come? «Nel 1953 c'era da assegnare anche allora un premio di maggioranza. Questo non scattò per pochi voti, e ciò segnò la fine politica di De Gasperi e dei centristi». E invece? «Invece quel premio era scattato. È documentato storicamente». Da che cosa? «Anzitutto dal riconteggio delle schede. La coalizione centrista era andata oltre il 50% e avrebbe dovuto avere il premio di maggioranza. E oggi staremmo a parlare di un'altra storia d'Italia». Vabbè, stiamo parlando di 55 anni fa... «I brogli si sono ripetuti sistematicamente da parte del Pci. A rivelarlo sono stati anche autorevoli esponenti ex comunisti». E oggi? «È rimasto un "residuo". basta guardare le istruzioni per l'uso predisposte dal volantino del Pd. Si ricordano "le eroiche gesta" del passato in occasione dello spoglio del voto». Che cosa vuol dire? «Che bisogna fare attenzione». Teme che il Pdl non ottenga la maggioranza? «La otterrà». Ne è sicuro? «Sicuro». Quanto sicuro? «Diciamo così. Otterremo al Senato una maggioranza non amplissima ma largamente sufficiente». E che vuol dire? «Quello che ho detto. E mi fa anche più piacere così. Vuol dire che al Senato dovrà esserci un gruppo molto compatto e sempre presente». Dopo? Che cosa succederà dopo? «Domenica si vota per il governo ma si vota anche per il sistema. Per il governo vincerà il Pdl, ma se Pd e Pdl prenderanno oltre il 70% dei voti ci sarà anche un cambiamento fondamentale di sistema». Cosa accadrà se andranno oltre quella soglia? «Si aprirà una stagione di riforme. Dovremo cominciare dai regolamenti parlamentari, bisognerà poi mettere mano alla legge elettorale sulla quale è pendente un referendum, e infine procedere con le riforme costituzionali. Per questo delegittimare l'avversario, come fa Veltoni, è oggi un delitto politico».

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