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Prodiani all'attacco delle liste: «Fatte con criteri soggettivi»

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«Su grandi tavoli - scrive -, in mappe che indicano i collegi elettorali, sulla base di previsioni dettate da improbabili sondaggi i signori delle nomine indicano, sostituiscono, tolgono, aggiungono nomi e cognomi di donne e uomini che vengono trasferiti da Veneto alla Sicilia, dall'Emilia alla Campania, dal Lazio alla Lombardia e viceversa in base a criteri del tutto soggettivi e comunque politicamente soggettivi». De Notaris si chiede quindi: «Come pensare che l'operaio, il giovane la ragazza, il salumiere, il giornalista, il precario, la segretaria, l'imprenditore, il medico designato in base a considerazioni estemporanee, a rapporti familistici, amicali, a notorietà momentanee, a progetti personali, a interessi virtuosi e no rappresenti categorie intere ed abbia la conoscenza adeguata per il lavoro parlamentare che gli si richiede?» A Veltroni (e non solo), l'ardua risposta.

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