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La grana Bassolino è scoppiata con tutto il suo fragore nel ...

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Ma il Governatore della Campania tira dritto: «Non ho intenzione di disertare, ho il dovere di andare avanti», ha detto ieri da Ercolano dove si era riunita la Giunta regionale. Bassolino ha poi aggiunto: «Ho le mani pulite e la coscienza a posto, non ho fatto nulla di male, ho solo cercato di trovare una soluzione all'emergenza rifiuti». Il Governatore della Campania è comunque ai ferri corri. E nel Pd in molti temono che tutta questa vicenda si traduca in una ingente perdita di voti. Veltroni, dopo avergli rinnovato stima e amicizia, si è mantenuto vago: «Sono sicuro che farà la scelta più giusta». Ma dall'interno dello stesso Pd è venuta una esplicita richiesta affinché se ne vada: «Fossi in lui mi dimetterei», ha fatto sapere il responsabile della comunicazione del partito Marco Follini. A chiedere l'uscita di scena del Governatore è anche l'alleato del Pd alle prossime elezioni, Antonio Di Pietro, che ha paura di un forte calo di consensi: «È necessario che faccia un atto di coraggio e di umiltà - ha detto il leader dell'IdV - non tanto per motivi giudiziari che saranno accertati dalla magistratura, ma per responsabilità oggettiva». Nonostante la difficoltà del suo stesso partito a sostenerlo, il presidente della Campania ha fatto orecchi da mercante. La scelta di andare avanti non ha tenuto conto neanche di quanto aveva cercato di far intendere lo stesso Veltroni, che si «era appellato alla coscienza» di Bassolino. Il presidente della Giunta campana è stato accusato di frode in pubbliche forniture e di truffa aggravata nei confronti dello Stato quando era commissario per l'emergenza rifiuti. Dovrà rispondere anche per abuso d'ufficio, violazione della normativa ambientale e falsità ideologica. Accuse pesanti che fanno chiedere al Pdl e alla Lega un cambio di rotta imminente. Gianfranco Fini ritiene che si sia «chiuso un ciclo e che Bassolino debba rassegnare le dimissioni». Per il leader di An «la situazione è insostenibile, non solo per il rinvio a giudizio del Governatore ma per tutta una serie di indagati e arrestati». Stessa richiesta da Roberto Calderoli della Lega: «Doveva dimettersi già a gennaio per lo scempio fatto sulla Campania e sui suoi cittadini con i rifiuti e la mancata bonifica delle discariche di cui era responsabile». E anche gli ex alleati del Pd sono già partiti alla carica del Governatore, nonostante Bertinotti abbia cercato di smorzare i toni: «La giustizia deve fare il suo corso e Bassolino dimostrerà la sua estraneità ai fatti». Una solidarietà che stride però con la posizione del Pdci, che fa parte della Sinistra arcobaleno assieme a Rifondazione: «Ci chiediamo cosa aspetti a dimettersi - ha detto la capogruppo del Pdci al Senato Manuela Palermi - doveva farlo da tempo, c'è una gigantesca questione morale».

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