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Prodi, esce Romano ed entra Maria

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«Ho preso la decisione di candidarmi in tre circoscrizioni - spiega - ma non come capolista, come numero due: sarò dietro due ragazzi di meno di trent'anni, molto bravi, forti, espressione della società italiana; e al nord sarò dietro ad un giovane italiano che ha meno di 40 anni e che si è distinto nella vita politica, economica e civile del Paese». Di nomi, però, neanche l'ombra anche perché, spiegano al loft, la discussione sulle candidature non è ancora entrata nel vivo. Per ora Veltroni ha avuto solo colloqui informali e, soprattutto, non c'è ancora chiarezza sulle regole che diventeranno effettive solo oggi, dopo l'Assemblea Costituente che approverà statuto e manifesto dei valori. Intanto prosegue il toto-candidature. E, tra i nomi ufficiosi che circolano con una certa insistenza, ecco spuntare quello di Prodi. Ma come? Il premier non aveva annunciato il ritiro? Infatti non si tratta del Professore, ma di sua nipote Maria, assessore regionale in Umbria. Interrogata, la diretta interessata di limita ad un laconico: «Ancora nessun contatto ufficiale in tal senso e soprattutto nessun intervento di mio zio». E per una donna in procinto di candidarsi, eccone un'altra che fa un passo indietro. Il presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso ha infatti annunciato ufficialmente che una sua discesa in campo alle prossime politiche è esclusa. Dal Piemonte alla Toscana dove, sempre tra i nomi ufficiosi, continuano a circolare quelli dello scrittore Sandro Veronesi e di Stefania Ippoliti, direttrice della Mediateza regionale. Ancora incerta, invece, la candidatura di Riccardo Nencini (Partito socialista), presidente del Consiglio regionale. Nessuna sorpresa in Emilia Romagna dove Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini si giocano il posto di capolista alla Camera (nel 2006 il posto era occupato dal premier Romano Prodi). Al Senato potrebbe essere riconfermato come capolista Sergio Zavoli dopo che, alle scorse politiche, aveva capeggiato in Regione quella dei Ds. Secondo alcun voci invece non vorrebbe ricandidarsi Pier Luigi Castagnetti dopo tante legislature a Montecitorio. In Basilicata quasi certa la candidatura per il Pd di Filippo Bubbico, che dovrebbe occupare il posto di capolista alla Camera. C'è poi il caso Alto Adige. Dopo due legislature, infatti, è in forse il seggio del senatore Oskar Peterlini. A pesare sulla sorte dell'esponente della Svp la sua posizione troppo filo-Pd. Il partito, infatti, dopo una legislatura di sostegno a Romano Prodi, ha deciso una posizione al di sopra delle parti. Contro un patto con il Pd si è schierata apertamente la senatrice Helga Thaler Ausserhofer.

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