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Walter resta spiazzato e attacca il Cavaliere

Berlusconi e Veltroni

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[...] per quella che considera una implicita conferma che la strada intrapresa è quella giusta, ma è chiaro che ora, con la campagna elettorale ai nastri di partenza, nella faretra del sindaco è venuta meno una freccia. E bisogna subito cambiare strategia. La svolta si compie nel teatro della cucina, al terzo piano della città del Gusto, location «veltronissima» scelta per la presentazione del nuovo sito internet del Pd. Il segretario vorrebbe evitare attacchi frontali al suo avversario. Per un po' ci riesce, dando spazio al suo buonismo. Poi, incalzato dai giornalisti, cede. Quella di Berlusconi, esordisce, «non è una scelta coraggiosa, è solo un maquillage». «Il problema è scegliere - attacca - non cambiare vestito. Quella del centrodestra non è una scelta innovativa. La nostra sfida è vincente, la risposta non è all'altezza». «Vedrete - aggiunge - che alla fine faranno o un programma che non dice niente, o un programma di 100 pagine, o nessun programma». Insomma, anche se c'è ancora spazio per una battuta («in 18 contro uno si può fare»), non è più possibile attaccare Berlusconi per la sua variegata coalizione. Dopo aver passato mesi a rincorrere, infatti, il Cavaliere si è riportato al centro del dibattito. Così a Veltroni non resta altro che tenere il punto guardando già oltre. Per questo, archiviata la partita con la Cosa rossa («nessun accordo»), ora anche le quotazioni di Antonio Di Pietro sono ai minimi storici e difficilmente l'Idv riuscirà a salire sul carro veltroniano. Il resto è il solito «veltronismo». Il sindaco annuncia che domani mattina sarà a Spello. Parlerà una platea ristrettissima di invitati (in gran parte giovani), ma non sarà un'investitura, piuttosto un «Discorso per l'Italia». «Perché - spiega Ermete Realacci vero playmaker della campagna veltroniana - l'Italia deve sapere cosa vogliamo fare per il Paese. Berlusconi e gli altri li conoscono già, non parleremo di loro». L'altro appuntamento, poi, è quello del 17 febbraio quando, dopo l'incoronazione dell'Assemblea Costituente, il pullman del Pd partirà da Pescara per il tour che toccherà tutte le 110 province italiane (anche quelle costituende). In ogni caso sarà internet a giocare la parte del leone. «La rete - dice Veltroni - è uno dei luoghi in cui si fa la moderna politica». Ecco allora il nuovo sito. Uno strumento per mobilitare gli italiani e creare consenso. Lo strumento principale è l'iniziativa «Attivati - Ho bisogno di te»: una campagna per raccogliere volontari che convincano 5 amici a votare per il Pd. Che nei sogni di Veltroni equivale a un conto semplice semplice: «Se gli oltre 3 milioni che hanno partecipato alle primarie convincono cinque amici, e non sono gli stessi, ci sono 12-15 milioni di persone che votano. Ed è solo l'inizio». Ma mentre il sindaco parla di numeri e sorride soddisfatto, nel Pd si prepara già la resa dei conti delle liste. «Stiamo pensando ad una forma di consultazione del nostro popolo» assicura il sindaco, ma è chiaro che le varie «correnti» del partito non resteranno a guardare. E per Walter si aprirà un'altra grana.

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