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Non perdersi in un bicchiere d'acqua

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L'unica leva utilizzabile dal governo è quella fiscale. Le famiglie sono sempre più povere, l'effetto euro ha fatto scemare il potere d'acquisto dei salari mentre le spese sono cresciute a dismisura. Tra bollette, rate, mutui e in generale un altissimo costo della vita gli italiani sono in seria difficoltà. Ecco perchè è indispensabile allegerire la pressione fiscale, rimettere nelle tasche più soldi per far ripartire i consumi e di conseguenza la crescita economica. L'altra leva è in mano alla Banca Centrale Europea. In questa fase dovrebbe abbassare i tassi di interesse, come ha fatto la Fed in America. Si pagherebbero meno le rate per il credito al consumo, per il mutuo e in generale i benefici sarebbero molteplici. Lo stimolo monetario fornisce un sostegno all'espansione della domanda anche se la politica di riduzione dei tassi richiede sempre tempo per mostrare i suoi effetti. Ma se gli Stati Uniti approvano investimenti fiscali e sgravi per dare ossigeno alle famiglie sempre più indebitate, l'immobilismo dell'Europa sui tassi e del nostro governo sulle tasse rischia di essere fatale. L'economista Rudi Dorbusch scrisse anni fa che «l'economia italiana sembra un fiume in secca in cui il livello dell'acqua è sceso tanto da far emergere tutte le immondizie». Con meno tasse si potrebbe ridare agli italiani un bicchiere d'acqua per far risalire il livello di quel fiume.

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