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Anche per l'emergenza rifiuti torna il partito del «no». ...

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Gennaro Migliore, capogruppo Prc alla Camera e Giovanni Russo Spena, capogruppo Prc al Senato, ieri hanno infatti criticato il governo: «Il passaggio dell'ordinanza della presidenza del Consiglio che conferisce al commissario Gianni De Gennaro il potere di attivare siti di stoccaggio anche in deroga a specifiche disposizioni di tutela ambientale è assolutamente inaccettabile». «È inoltre indispensabile - concludono i due capigruppo - che il presidente Prodi chiarisca in maniera inequivocabile che l'impiego dell'esercito deve essere rigidamente limitato alle funzioni del genio e alla guida dei camion e che in nessun caso le forze armate potranno essere adoperate per "proteggere" i siti adibiti a discarica e comunque per funzioni di ordine pubblico». A Rifondazione ha risposto prima Romano Prodi spiegando che «i soldati sono per aiutare una logistica complicata, per dimostrare che lo Stato esiste nei momenti più diffficili come sono questi per Napoli», e poi il ministro Arturo Parisi. «Ci sono momenti nei quali tutti sono chiamati a fare la loro parte - ha spiegato il responsabile della Difesa - Sono i momenti di emergenza e di calamità nei quali la necessità impone l'urgenza di un intervento straordinario». «Questo - ha aggiunto Parisi - è il senso dell'intervento dell'Esercito che è stato chiamato a concorrere alla soluzione dell'emergenza rifiuti mettendo in campo le specifiche capacità logistiche e operative del Genio militare, anche se il suo compito primario non è certo quello al quale oggi è chiamato a Napoli». «Confido - ha concluso il ministro - che così come l'Esercito, non solo tutte le istituzioni della Repubblica ma anche tutte le componenti della società, faranno la loro parte». Dalla maggioranza arriva però un attacco. «Sull'emergenza rifiuti è scattata l'emergenza anche nella maggioranza e nel governo - dice il parlamentare della Dc per le Autonomie, Giampiero Catone -, dove si registra la posizione del Prc che definisce inaccettabile l'ordinanza della presidenza del Consiglio che conferisce al commissario Gianni De Gennaro il potere di attivare siti di stoccaggio anche in deroga a specifiche disposizioni di tutela ambientale. Questa sfiducia nei confronti di un atto commissariale a firma di Prodi - ha aggiunto ieri Catone - è emblematico, paradossale e significativo, e ha una sola lettura politica ossia: non ha una maggioranza che lo sostenga. È opportuno allora che tale atto venga discusso in Parlamento». Insomma, è bastato che qualcuno dentro il governo dovesse prendere una decisione urgente per risolvere un problema nazionale senza cercare la polemica, che Prodi si è ritrovato contro la «solita» sinistra che dice sempre «no». I poteri speciali dati a De Gennaro non vanno proprio giù ai comunisti. «Lordinanza numero 3639 della presidenza del consiglio dell'11 gennaio 2008 va ritirata immediatamente - ha detto Francesco Caruso - In gioco non c'è solo la corretta risoluzione del problema drammatico dei rifiuti in Campania, ma anche e soprattutto la difesa dei principi elementari della democrazia. I poteri conferiti a De Gennaro di fatto sono, seppur limitati nel tempo e nello spazio, cioè 4 mesi e nella sola regione Campania, poteri dittatoriali». Così, anche per un'emergenza nazionale come quella dei rifiuti, l'Italia di Prodi torna a combattere per sfondare i muri alzati dalla sinistra dell'Unione.

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