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Nasce la triade An, Udc e Lega

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Ma nel contempo invita alla riflessione: «Se viene il momento della lotta di liberazione sarebbero milioni in piazza, io lo so, sono gli altri che non lo sanno... È meglio dare un po' di libertà e di federalismo che affrontare le tensioni». Torna in piazza, Umberto Bossi. Chiama alla lotta contro il governo Prodi. Ma cerca di mediare dentro la Cdl. Tanto che confessa: «Sono nato rivoluzionario e adesso sono diventato pompiere» per spiegare la sua posizione di mediatore all'interno della ex Cdl. Spiega, a questo proposito, che la situazione al momento è «assolutamente ferma», e risponde sorridendo quando gli chiedono se il rapporto con Berlusconi vada bene in questo momento: «A Natale bisogna dire di sì...comunque noi abbiamo cercato sempre l'amicizia con Berlusconi». E con lui scendono per le strade milanesi anche Ignazio La Russa e Andrea Ronchi, ovvero due delle persone più vicine a Gianfranco Fini. Il portavoce di An spiega: «Anche noi vogliamo bene a Berlusconi, quello che vogliamo da lui adesso sono delle risposte, in particolare sulla legge elettorale e la bozza Bianco. La cosa più importante tra alleati è quella di rispettare le identità e fare battaglie comuni sui temi importanti come la sicurezza e la famiglia, questo è il modo migliore per andare d'accordo». E il capogruppo alla Camera sottolinea: «Le cose stanno andando nella direzione giusta, con la Lega abbiamo condiviso battaglie importanti come quella sulla sicurezza». Da Milano a Chianciano Terme, la musica non cambia. Nella cittadina toscana si tiene la convention di Matteoli. Dove Lorenzo Cesa apre: «Agli amici di An voglio dire con chiarezza che se convergiamo sul sistema tedesco, noi siamo pronti ad un accordo sull'indicazione preventiva delle alleanze e del premier. Questo non sarebbe un problema per l'Udc». E il presidente dei senatori di An apprezza: «L'apertura di Cesa è un fatto molto interessante. Era una cosa che l'Udc non aveva mai detto che ci fa molto piacere». L'asse a tre insomma tiene. Da un lato Fini e Casini, e ora si è aggiunto anche Bossi. Dall'altro Berlusconi.

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