Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Laura Della Pasqua [email protected] Gli ultimi ...

default_image

  • a
  • a
  • a

L'obiettivo è di concludere entro la fine della settimana. L'opposizione ha scatenato un putiferio sull'ipotesi della presentazione di tre maxiemendamenti invece di uno solo. Il presidente della Camera Bertinotti ha spiegato che «non riterrebbe ammissibile un unico maxiemendamento essendo un testo lungo e con molte tabelle». La Finanziaria infatti nell'iter parlamentare è lievitata arrivando, secondo un calcolo del centrodestra, a 1.200 commi sparpagliati per 213 articoli. La manovra è partita con 97 articoli, è uscita da Palazzo Madama a quota 151 ed è salita ai 213 attuali dopo il passaggio in commissione Bilancio a Montecitorio. Non mancano le novità dell'ultima ora. La Sinistra Arcobaleno ha sollevato la polemica sulla rimozione del tetto agli stipendi dei manager pubblici accusando la commissione Bilancio della Camera di aver stravolto il testo approvato in Senato e concordato con il governo. I capigruppo, Palermi, Ripamonti, Salvi e Russo Spena in una lettera hanno denunciato che la nuova versione consente «emolumenti da molte centinaia di migliaia di euro, anche oltre 800 mila euro». Villone della Sinistra democratica punta il dito: «É saltato il concetto del tetto ancorato allo stipendio del primo presidente della Corte di cassazione, saltano i limiti temporali e quantitativi alle deroghe possibili». Di qui la richiesta di ripristinare la versione iniziale. Ma il presidente della commissione Bilancio Duilio difende la nuova versione: «Non c'è stato nessun arretramento, ma solo un miglioramento del testo». Secondo Duilio «sono state apportate modifiche solo integrative, per adeguare e graduare le retribuzioni rispetto alle effettive responsabilità, ed evitare trattamenti privilegiati ad personam, e sfuggire al rischio di una ingiustificata rincorsa verso i tetti massimi». Duilio ha quindi sottolineato che «il Governo dovrà emanare entro il 31 luglio un provvedimento per determinare un sistema di tetti retributivi differenziati in relazione ai diversi gradi di responsabilità». Nei maxiemendamenti entrerà una cifra di 30 milioni in più nel 2008 per l'autotrasporto come rimborso dei pedaggi del 2007. Mentre ci saranno altri 20 milioni di euro per il 2009 e 20 per il 2010 per il fondo di riforma dell'autotrasporto. Inoltre avranno sconti sui pedaggi. Non ci dovrebbero essere modifiche alla class action. Nulla di fatto, invece, al momento per la norma che sopprime l'Isvap e che trasferisce le competenze in campo assicurativo dal ministero dello Sviluppo economico al Tesoro.

Dai blog