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Finanziaria pesante

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lievitano le spese

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[...]e nella commissione bilancio della Camera ha lasciato degli strascichi pesanti. Il numero degli articoli è lievitato a 213, più del doppio rispetto al testo iniziale. La commissione bilancio della Camera ne ha introdotti ben 62 che si vanno a sommare ai 151 usciti dal Senato. Al momento del varo da palazzo Chigi la Manovra contava solo 97 articoli, ovvero meno della metà di quelli attuali. I tecnici sono ancora al lavoro per sapere a quanto ammontano le maggiori spese dalle modifiche inserite in commissione bilancio. Il sottosegretario all'Economia Alfiero Grandi ha assicurato che al massimo si tratterà di 700-800 milioni di euro in più e comunque sarebbero «tutte spese coperte». Ma per il centrodestra queste sarebbero valutazioni ottimistiche e il bilancio sarebbe più pesante, circa 2 miliardi in più. Il dibattito parlamentare si è trasformato nel consueto assalto alla diligenza per agganciare al testo misure a vario tasso di clientelismo. Una situazione aggravata in questa legislatura dello scarto risicato che ha la maggioranza a Palazzo Madama e dalle tensioni scoppiate sulla riforma elettorale e a seguito della nascita del Pd. Risultato: la manovra è diventata il terreno di verifica politica e le concessioni a questa e a quella forza politica sono state inevitabili. Per strada invece si è perso l'articolo (è stato stralciato) con misure a favore di soggetti con disabilità grave. Ieri è iniziata la discussione generale sul testo che proseguirà anche oggi con la replica del ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa e da domani inizierà l'esame. Sempre oggi il consiglio dei ministri dovrebbe autorizzare la fiducia e domani dovrebbero arrivare i maxiemendamenti (probabilmente tre). Tra giovedì e venerdì si procederebbe con il voto. Sabato il testo dovrebbe essere licenziato per poi arrivare lunedì, per la terza lettura, in Senato. Nel ripescaggio delle proposte del governo da inserire nel maxiemendamento, ci potrebbe essere anche l'estensione al 2008 della rottamazione. Grandi lo ha lasciato intendere dicendo che «si trovasse un equilibrio tra esigenze dello sviluppo e obiettivi ambientali, anche la rottamazione potrebbe rientrare. Peraltro l'esigenza della rottamazione delle auto e di altri beni di consumo c'è. Le osservazioni mosse sono relative all'esigenza di una maggiore caratterizzazione ambientalista e, quindi, un punto di sintesi è possibile». Ieri il relatore della Finanziaria Michele Ventura è riuscito a far approvare un'infornata di assunzioni al Cnel. Si tratta di 15 nuovi impieghi tra cui tre dirigenti di seconda fascia. Nel testo compare anche il divieto di commercializzazione dal 1° gennaio 2010 degli elettrodomestici inquinanti e delle lampadine a incandescenza. Il Verde Angelo Bonelli, firmatario dell'emendamento, ha spiegato che le tradizionali lampadine a incandescenza «disperdono il 90% dell'energia consumata; solo il 10% si trasforma in luce. La loro messa al bando, decisione in linea con altri paesi Ue, permetterà di risparmiare 5,6 miliardi di Kw/h e ridurrà le emissioni di Co2 di tre milioni di tonnellate. I cittadini risparmieranno in bolletta un miliardo di euro». Nella logica del risparmio è stata varata la norma che prevede l'estensione ulteriore dell'introduzione obbligatoria dell'uso dei servizi Voip, voce tramite protocollo Internet, per le amministrazioni pubbliche centrali. Con un emendamento il Voip sarà obbligatario (dal primo gennaio 2008 e «comunque a partire dalla scadenza dei contratti relativi ai servizi di telefonia in corso alla data predetta, ad utilizzare i servizi Voip») per le pubbliche amministrazioni statali e periferiche, ad esclusione delle scuole e delle istituzioni educative e universitarie.

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