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E Boselli si sfoga in Transatlantico

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Quello che è successo sul welfare proprio non gli è andato giù. Dopotutto il suo partito aveva chiesto un'unica cosa: l'introduzione di un'indennità di disoccupazione collegata ad un percorso di formazione per i co.co.pro (un modo per introdurre anche in Italia la cosiddetta flex security). «Avevamo a cuore la sorte di un milione e ottocentomila lavoratori non cercavamo visibilità - continua Boselli -. Abbiamo discusso per due mesi. Al Senato il governo si era impegnato ad accogliere la misura nel provvedimento sul welfare. Ci hanno presentato 5 testi diversi. L'ultimo ieri mattina (martedì ndr) firmato dal ministro Damiano». «Poi - spiega - arriviamo alla riunione e lo stesso Damiano ci dice che non si può fare. Ci dice che ci sono problemi di copertura, che la misura non lo convince. Mi ha detto che il testo che mi era arrivato lo aveva scritto il suo capo di gabinetto, ma lui non era d'accordo. Ma come si fa? Il problema non è la maggioranza, ma la testa, il governo». Nic. Imb.

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