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Le first lady si confessano

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Bruno Vespa, alla presantazione del suo libro, «L'amore e il potere», ha riunito attorno a un tavolo alcune mogli di politici che hanno rivelato particolari inediti della loro vita coniugale ma anche di come vengono vissuti in famiglia i momenti salienti della politica. Così Anna Serafini, moglie di Piero Fassino, rivela che la fine del ruolo di segretario dei Ds non ha avuto contraccolpi partricolari perchè vissuto nella prospettiva del nuovo Partito democratico. Barbara Palombelli, consorte di Francesco Rutelli sostiene che le crisi della politica possono addirittura diventare un toccasa per la vita familiare. «Si programmano vacanze e tempo libero dei quali ci si era dimenticati nei momenti di grande impegno». Luisa D'Orazi Marini rivela di non «intromettersi» nell'attività politica del marito. Pure nella famiglia di Andreotti e in quella di Fanfani la politica è entrata pochissimo. Il senatore a vita ricorda che ci fu solo un episodio che toccò sua moglie. «Nel '76 un gruppo di manifestanti con le bandiere rosse passarono sotto la nostra casa probabilmente diretti verso il Vaticano e mia moglie vedendoli si spaventò così tanto che ebbe un esaurimento nervoso». La vedova Fanfani ricorda che il marito amava dipingere e cucinare per rilassarsi. Poi confessa: «All'inizio tante difficoltà, io ero repubblicana e milanese». Lella Bartinotti ammette di essere possessiva verso il marito presidente della Camera di cui per molti anni non ha condiviso la medesima fede politica.

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