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Se a Bucarest emigrano i bengalesi...

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Conil disappunto di chi nelle terre romene ha investito, come le migliaia di imprenditori italiani. Le ragioni del business non conoscono distinzioni di razza e religione. E così a Bucarest a lavorare nelle fabbriche ci vanno i cinesi che, dopo aver invaso il mondo con i loro prodotti, ora esportano direttamente gli operai che le fabbricano. Presto, poi, arriveranno i bengalesi. A spiegare il fenomeno a Il Tempo è Antonello Gamba, proprietario italiano della Sonama, fabbrica specializzata nell'abbigliamento sportivo con base a Bucarest. «L'esodo dei romeni è cominciato in maniera soft dal 1992. Prima sono uscite le ragazze, poi le donne più mature. E così lentamente mi sono trovato dagli iniziali 5000 operai solo con 1500 alle macchine». Inutile cercare le sostituzioni con le inserzioni sui giornali. Poi la soluzione. Aiutato dalle autorità statali, Gamba ha portato 400 cinesi in Romania. E ora aspetta 850 operai dal Bangladesh. Insomma per un romeno che esce c'è qualcuno che da Est ne prende il posto. Inutile cercare di capire chi prenderà le veci di cinesi e bengalesi nei paesi d'origine.

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