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Il Senato approva l'odg anti-Fassino

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Era stato proprio il numero uno della Quercia, nei giorni scorsi, a lanciare la «proposta indecente» che, alla Conferenza di Pace sull'Afghanistan, fossero invitati anche i talebani. Un'idea che aveva scatenato numerose polemiche. Polemiche chiuse da D'Alema e da un ordine del giorno a firma Calderoli (Lega) che il Senato ha approvato con 270 sì, 8 no ed un astenuto. Un'ordine del giorno che impegna il governo a «non promuovere la partecipazione ad una eventuale conferenza di pace di rappresentanti di forze belligeranti che non abbiano deposto le armi». Prima del voto, però, il ministro degli Esteri ha esposto chiaramente il proprio pensiero. «La Conferenza internazionale - ha spiegato - non dovrebbe essere promossa da noi, né certamente spetterebbe a noi decidere gli invitati». E a Francesco Storace che ironizzava sull'invito di Fassino ai talebani, ha replicato: Ognuno può dire quello che vuole. Persino tu, tutti. Non è questo il problema». «Su chi sarà invitato - ha aggiunto - decideranno appunto loro (il governo Karzai ndr), questo è naturale perché non spetta a noi deciderlo». Neanche, ovviamente, a Fassino.

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