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Bindi: «I gay si scordino paternità e maternità»

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Il ministro ha scelto di esternare ieri pomeriggio in uno dei palazzi romani di Capitalia, a via Lata, accanto a Pippo Baudo, al senatore a vita Giulio Andreotti, al magistrato Simonetta Matone e alla forzista Margherita Boniver, in occasione dell' incontro «Tempi moderni e famiglia. Question time per gli italiani di oggi» promosso da Data Management, annunciando che sui Dico l'esecutivo non metterà la fiducia: il governo «ha fatto il ddl perchè gli è stato richiesto dal Parlamento. Ora è stato fatto. Non va bene? Lavori il Parlamento. Non ci metteremo la fiducia, si discuta serenamente nel merito. Come ce lo ha chiesto, il Parlamento è libero di bocciarlo» Ma il ministro non ha puntato il dito solamente sul testo all'esame delle camere, ha anche ricordato che i costituenti «intendevano il matrimonio come l'unione tra un uomo e una donna». Mentre Baudo annuiva, il ministro ha deciso di continuare: «La famiglia è tra un uomo e una donna e quindi il desiderio di maternità e di paternità un omosessuale se lo deve scordare». E così ha stigmatizzato la possibilità di concedere alle coppie omosessuali l'adozione di minori:« C'è un fatto invalicabile, il rapporto delle persone con i minori. Ecco perchè il legislatore deve tutelare il bambino. È vero sì che ci sono disagi tra i bambini nelle comuni famiglie, ma non si possono creare in laboratorio dei disadattati». Per il ministro «è meglio che un bambino cresca in Africa piuttosto che con due uomini o due donne». Bindi ha poi detto che il termine Dico la fa arrabbiare perché «è troppo azzeccato». Non sono mancati i riferimenti al programmato Family Day, per rispondere all'assembramento dello scorso sabato: «Io ho 88 anni, in piazza non ci scendo..», ha detto il senatore a vita Giulio Andreotti. «Questo non per consensi o per dissensi - ha precisato - ma perché bisogna tener conto dell'anagrafe» (la vicepresidente del Gruppo dell'Ulivo alla Camera, Marina Sereni, nello stesso momento affermava che «se il Family Day non sarà contro il Governo sarà giusto andarci»). Andreotti inoltre ha anticipato che presenterà un emendamento al ddl sui Dico che elimini le parole «dello stesso sesso». Quel riferimento, alle coppie di fatto dello stesso sesso, «è un errore - ha ribadito - e non deve essere approvato». Andreotti ha sottolineato che «fa fatica» ad accettare le «famiglie monosessuate. Può darsi che da qui a qualche anno...». A suo avviso, «bisogna pensare alla costituzione, e non credo - ha detto - i costituenti fossero dei bacchettoni». Ciò che è certo, «è che bisogna stare attenti alla terminologia». Alla fine dell'incontro è stata registrata una contestazione, dedicata al ministro Bindi, protagonista Esther Marinaro, moglie del deputato forzista Rocco Crimi: «Lei è disgustosa. È disgustoso ciò che propone. Mi vergogno di essere italiana». Il ministro non ha battuto ciglio, scegliendo solo di rivolgersr alla signora inviando «i saluti al tesoriere di Fi». Gayleft ha replicato in serata a Rosy Bindi, accusandola di integralismo e ricordando che «i bambini hanno bisogno di amore e di mangiare per poter crescere», e giustificando le adozioni delle coppie omosex.

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