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Verso la Casa Bianca

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A spegnere Giuliani ci pensano i pompieri

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Tra i democratici, il vantaggio dell'ex first lady Hillary Clinton sembra diminuire, mentre il senatore nero Barack Obama la sta sfidando nella sua New York e l'ex candidato vice presidente John Edwards continua imperterrito la sua campagna, con un certo successo, ma lontano dai riflettori, almeno adesso. Giuliani sta continuando a stupire tutti con la sua popolarità nonostante il coro di critiche: ultime delle quali quelle dei vigili del fuoco, in mezzo ai quali l'italo-americano è cresciuto nel Bronx. Senza mezzi termini i pompieri lo accusano di essersi comportato male con loro dopo gli attacchi dell'11 Settembre. Teoricamente, Giuliani - di gran lunga in testa nelle intenzioni di voto alle primarie repubblicane in vista delle elezioni presidenziali del novembre 2008 - non piace a nessuno. Non piace ai più religiosi e ai più conservatori, avendo divorziato due volte, essendo favorevole all'aborto e al controllo delle armi. Non sembra piacere ai newyorchesi suoi concittadini, e neppure ai californiani, dove i repubblicani - minoritari ma numerosi - sono i più aperti di tutti gli Usa. Suscitano perplessità alcune sue posizioni in politica estera e sui diritti civili: Giuliani è tuttora favorevole all'intervento in Iraq e appoggia il «Patriot Act», la legge antiterrorismo entrata in vigore all'indomani degli attacchi dell'11 Settembre contro le Torri Gemelle e il Pentagono. Insomma, l'ex sindaco di New York sembra essere troppo progressista per i più conservatori, ma troppo reazionario per i più liberal.

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